Rinnovato l’accordo per promuovere il turismo ‘lento’ e valorizzare i cammini religiosi

Il 2025 ha registrato un 15 per cento in più di accessi ai cammini giubilari

La firma dell'accordo con Roberta Frisoni, monsignor Mosciatti e Gessica Allegni

Oggi, lunedì 27 febbraio, è stato rinnovato l’accordo triennale tra la Regione Emilia-Romagna e la Conferenza Episcopale Emilia-Romagna (Ceer) per promuovere il turismo ‘lento’ e valorizzare i cammini religiosi e l’iniziativa ‘Monasteri aperti’. Questo protocollo, che si basa su una collaborazione iniziata nel 2015, mira a coinvolgere le nuove generazioni e a sostenere il turismo lento, contribuendo così allo sviluppo delle comunità locali e alla valorizzazione del patrimonio culturale e spirituale della regione.

Monsignor Mosciatti. «crescita il turismo religioso in Emilia-Romagna

Il turismo dei cammini religiosi sta vivendo una crescita significativa in Emilia-Romagna, grazie a un accordo triennale rinnovato tra la Regione e la Ceer. Firmato dall’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni, e dal vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, delegato della Commissione per la pastorale del tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi della Ceer, questo accordo rappresenta un ulteriore passo per la valorizzazione dei cammini religiosi e dei luoghi di culto, contribuendo a un’offerta turistica unica. «Questo protocollo che andiamo a rinnovare- afferma il vescovo Mosciatti– oltre alle novità che abbiamo voluto sottolineare, in particolare il coinvolgimento dei giovani, vuole essere soprattutto la prosecuzione di una collaborazione fra la Conferenza Episcopale regionale e la Regione Emilia-Romagna in tema di turismo.  È una collaborazione che si basa soprattutto sulla convinzione che soltanto attraverso un cammino insieme possiamo dare vita a qualche cosa di bello. Si aiutano le piccole comunità a rimanere vive e a valorizzare quel patrimonio materiale e immateriale che è appunto la fede della gente semplice dei nostri territori». Conclude «il passolento è adatto anche ai giovani che vanno sempre di corsa. Impone una riflessione su quello che abbiamo intorno. E’ occasione di incontro e di scambio».

Si punta sui giovani e sul turismo ‘lento’

Il nuovo protocollo non solo garantisce un confronto continuo sul turismo religioso, ma punta anche a coinvolgere maggiormente i giovani e a promuovere esperienze di turismo lento. Le assessore Frisoni e Allegni hanno sottolineato l’importanza di un turismo sostenibile che unisce cultura, natura e accoglienza, contribuendo a generare nuove opportunità di lavoro e a ripopolare le zone collinari e montane. “Grazie a questo accordo possiamo rafforzare proposte di vacanze sostenibili e consapevoli, a contatto con la natura e in connessione profonda con i luoghi visitati – sottolineano le assessore Frisoni e Allegni-. Il turismo religioso, con i tanti cammini e i monasteri da scoprire e vivere, contribuisce ad arricchire l’offerta turistica dell’Emilia-Romagna, valorizzando la nostra storia e le nostre radici spirituali. È un’esperienza che unisce cultura, natura e accoglienza, capace di affascinare un pubblico in crescita, anche internazionale, sempre più interessato a scoprire le antiche pievi, i santuari e i luoghi di silenzio che costellano la nostra regione. La crescita dei servizi in questi luoghi, il maggiore coinvolgimento dei giovani, possono poi avere risvolti positivi, generando nuove opportunità di lavoro, per il ripopolamento di zone collinari e montane di grande bellezza. Un valore aggiunto per lo sviluppo dell’intero territorio regionale che intendiamo sostenere e promuovere”.   

Crescono i partecipanti ai Cammini religiosi in regione

In aumento nel 2025, anche se l’anno non è ancora finito, i turisti sui cammini giubilari, aumentando del 15 per cento. Quattro, su sette di questi percorsi, infatti si trovano nella nostra regione. Grazie alla collaborazione con la Ceer, la rete dei Cammini è cresciuta da 12 a 22 itinerari, con oltre 4.700 strutture ricettive disponibili lungo i percorsi. L’iniziativa ‘Monasteri Aperti’ ha visto la partecipazione di circa 20.000 persone in sette edizioni, dimostrando l’interesse crescente per le esperienze di spiritualità e dialogo con le comunità religiose.

Una maggiore valorizzazione dei percorsi religiosi per il futuro

Il rinnovo dell’accordo prevede la continuazione dei lavori del Tavolo permanente dedicato al turismo religioso, con obiettivi di monitoraggio e sviluppo. Saranno promosse comunicazioni mirate a livello nazionale e internazionale per valorizzare ulteriormente le vie di pellegrinaggio e le iniziative spirituali e culturali del territorio. È previsto inoltre il coinvolgimento delle comunità locali, delle diocesi, delle imprese turistiche e in particolare dei giovani, anche attraverso attività di volontariato e cittadinanza attiva.