Valle Savio
Sarsina, l’inaugurazione del presepe realizzato dalla corale. La benedizione del vescovo
Il grazie all'amministrazione comunale e alla locale Banca di Credito Cooperativo
Il parroco don Rudy Tonelli: “Il tempo donato è tempo guadagnato”
L’inaugurazione al termine della Messa presieduta dal vescovo Caiazzo
È stato inaugurato questa mattina a Sarsina, al termine della Messa delle 10 presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina, l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, che lo ha anche benedetto, il presepe realizzato dalla Corale di Sarsina e da alcuni volontari. L’allestimento si trova all’interno delle sale dell’Ufficio turistico del paese plautino.
Ore di lavoro e di prove
Si tratta di una rappresentazione meccanica che ha richiesto “ore di lavoro, di prova e di riprova”, come ricordato dal maestro del coro Eris Bartolini nel suo saluto iniziale alle autorità e alla cittadinanza accorsa numerosa. Lo stesso Bartolini ha anche sottolineato come siano “le piccole meraviglie di ingegneria popolare che danno vita e movimento alla scena. Sono il simbolo della nostra volontà di muoverci verso il messaggio del Natale”.
Ricordato Antonio Crociani
Tra i ringraziamenti, oltre all’impegno dei coristi e di altre preziose manovalanze, anche ad Antonio Crociani, all’amministrazione comunale (era presente il vicesindaco Gianluca Suzzi), e alla locale Banca di Credito Cooperativo di Sarsina “sempre vicina alle nostre iniziative”. In sala era presente anche il presidente della cassa plautina Mauro Fabbretti che ha sottolineato come “la banca sia nata sotto la spinta della dottrina sociale della Chiesa e dell’Enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII in un percorso comune che arriva fino ai giorni nostri con Leone XIV”.
La riflessione del parroco don Rudy: “Non siamo qui per noi stessi”
Il parroco don Rudy Tonelli ha chiuso con una riflessione sul tempo del Natale: “il tempo donato, come quello dei volontari che hanno lavorato a quest’opera, è tempo guadagnato. E il presepe ci ricorda questo: la vita di Cristo donata, ma guadagnata perché siamo fatti per l’amore, per offrirci e per donarci. Il Natale ci ricorda che siamo qui non per noi stessi, ma per un atto di amore verso tutti prima di tutto offrendo la vita a Dio”.