Dall'Italia
Leone XIV: all’Anci, “qualsiasi autorità deve incarnare umiltà, onestà e condivisione”
L'incontro è avvenuto questa mattina nel palazzo apostolico, in Vaticano
L’essere umano non ha bisogno di sopravvivere o vivacchiare, ha aggiunto citando Bergoglio e l’indizione del Giubileo
Responsabilità e servizio
“Perché qualsiasi autorità possa esprimere responsabilità e servizio, occorre incarnare le virtù dell’umiltà, dell’onestà e della condivisione”. Lo ha affermato papa Leone XIV nell’udienza ai membri dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), ricevuti questa mattina nel palazzo apostolico vaticano. Il Pontefice ha ricordato che “l’uccisione degli innocenti ordinata da Erode non significa solo perdita di futuro per la società, ma è manifestazione di un potere disumano, che non conosce la bellezza dell’amore perché ignora la dignità della vita umana”.
Città come insieme di volti e luoghi da custodire
“Al contrario – ha spiegato Leone XIV – la nascita del Signore rivela l’aspetto più autentico di ogni potere, che è anzitutto responsabilità e servizio”. Il Papa ha sottolineato che “le nostre città non sono luoghi anonimi, ma volti e storie da custodire come tesori preziosi”. Il Pontefice ha citato il venerabile Giorgio La Pira: “Se c’è uno che soffre, io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi, con tutti gli accorgimenti che l’amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita”. Leone XIV ha evidenziato che “la coesione sociale e l’armonia civica richiedono in primo luogo l’ascolto dei più piccoli e dei poveri”.
Il gioco d’azzardo rovina le famiglie
“Vorrei richiamare l’attenzione, in particolare, sulla piaga del gioco d’azzardo, che rovina molte famiglie”, ha aggiunto il Pontefice. “Le statistiche – ha proseguito il Pontefice – ne registrano in Italia un forte aumento negli ultimi anni”. Leone XIV ha sottolineato che “si tratta di un grave problema educativo, di salute mentale e di fiducia sociale”. Il Papa ha ricordato “anche altre forme di solitudine di cui soffrono molte persone: disturbi psichici, depressioni, povertà culturale e spirituale, abbandono sociale”.
C’è bisogno di speranza
“Sono segnali – ha spiegato – che indicano quanto ci sia bisogno di speranza”. Il Pontefice ha evidenziato che “le nostre città conoscono purtroppo forme di emarginazione, violenza e solitudine che chiedono di essere affrontate”. Leone XIV ha esortato i sindaci a “diventare maestri di dedizione al bene comune, favorendo un’alleanza sociale per la speranza”. Il Papa ha citato papa Francesco: “Senza l’ascolto dei più piccoli e dei poveri, la democrazia si atrofizza, diventa un nominalismo, una formalità, perde rappresentatività, va disincarnandosi perché lascia fuori il popolo nella sua lotta quotidiana per la dignità”.
Citato don Primo Mazzolari
“Il Paese non ha soltanto bisogno di fognature, di case, di strade, di acquedotti, di marciapiedi. Il Paese ha bisogno anche di una maniera di sentire, di vivere, una maniera di guardarsi, una maniera di affratellarsi”. Papa Leone XIV ha citato don Primo Mazzolari. Il Pontefice ha spiegato che “l’attività amministrativa trova così la sua piena realizzazione, perché fa crescere i talenti delle persone, dando spessore culturale e spirituale alle città”.
Avere il coraggio di offrire speranza alla gente
Leone XIV ha esortato i sindaci ad “avere il coraggio di offrire speranza alla gente, progettando insieme il miglior futuro per le vostre terre, nella logica di un’integrale promozione umana”. Il Papa ha ricordato le parole di papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo: “Tutti hanno bisogno di recuperare la gioia di vivere, perché l’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, non può accontentarsi di sopravvivere o vivacchiare, di adeguarsi al presente lasciandosi soddisfare da realtà soltanto materiali. Ciò rinchiude nell’individualismo e corrode la speranza, generando una tristezza che si annida nel cuore, rendendo acidi e insofferenti”.
www.agensir.it