“Nel cuore degli altri”, in Malatestiana il libro del cardiologo Gabriele Bronzetti

L'autore spiega: "Nonostante nel volume si parli di malattie, il tema centrale è quello della speranza

Nella foto di Sandra e Urbano - fotografi a Cesena, da sinistra: Gabriele Bronzetti, Nicoletta Dall'Ara e Francesco Zanotti
Nella foto di Sandra e Urbano - fotografi a Cesena, da sinistra: Gabriele Bronzetti, Nicoletta Dall'Ara e Francesco Zanotti

Presentato ieri pomeriggio, nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, il libro Nel cuore degli altri del cardiologo Gabriele Bronzetti. L’incontro, organizzato dall’associazione di promozione sociale “Poesis” guidata da Nicoletta Dall’Ara e dalla casa editrice “Aboca Edizioni”, ha attirato un folto pubblico. Aboca Edizioni, da sempre impegnata nell’esplorazione del rapporto tra uomo e ambiente, promuovendo temi di ecologia, scienza e salute, ha collaborato con “Poesis” per offrire un dialogo tra l’autore e Francesco Zanotti, direttore della nostra testata. Durante l’evento, Bronzetti ha raccontato il libro, la sua vita e il suo lavoro..

Un libro sul cuore e sulla speranza

“Dare vita agli anni”. È questa la ricetta più importante per Gabriele Bronzetti, il medico-scrittore originario del riminese, con agganci nel cesenate, che vive a Bologna e lavora all’ospedale Sant’Orsola. Nel cuore degli altri si sarebbe dovuto intitolare inizialmente Cardiorama 21, ma il titolo è stato modificato dall’editore per renderlo più accessibile. Bronzetti spiega: “Nonostante parli di malattie, il tema centrale è la speranza. Il titolo definitivo riassume perfettamente il mio lavoro. L’esergo scelto, ‘Il cuore ha più stanze di un casino’, racchiude il senso profondo del libro.”

L’opera inizia con una riflessione sulle diagnosi prenatali (“Come si può entrare nel cuore di un bambino così piccolo”) e si conclude con la storia di due innamorati, simbolo della speranza, che entrano nel cuore l’uno dell’altro. Il cuore, reale e simbolico, è il filo conduttore del libro.

La vita e il lavoro del cardiologo

Il cardiologo deve essere come uno psicologo nel rapporto con i pazienti. “Parliamo di tutto, solo così riesco a entrare nel cuore degli altri”, racconta Bronzetti. Nel suo lavoro, la comunicazione con i pazienti e i loro familiari è fondamentale: “Le nostre parole sono pesantissime. Dobbiamo usarle con estrema attenzione, evitando sia di marchiare sia di alimentare false speranze. È necessario trovare un equilibrio e usare diverse sfumature”. Il cardiologo ha anche condiviso il proprio percorso personale. La cardiologia è entrata nella sua vita in modo involontario: da giovane vedeva il padre, cardiopatico, entrare e uscire dagli ospedali. Dopo un diploma all’Istituto Agrario di Cesena e tre anni come barista a Rimini, una ragazza, studentessa di medicina, l’ha convinto a intraprendere gli studi di Medicina.

Il declino della figura del medico

Durante il dialogo, Bronzetti ha affrontato il tema della violenza negli ospedali: “Un tempo, il medico era una figura profondamente rispettata. Oggi assistiamo a un declino di questa considerazione, testimoniato dai concorsi per il pronto soccorso con pochissimi partecipanti, a causa delle aggressioni e dell’incomprensione che non si possa salvare ogni vita. È una realtà drammatica e inquietante.”

Un finale con autografi

L’evento si è concluso con la possibilità per i presenti di farsi firmare il libro dall’autore. Un momento altrettanto intenso con il dialogo tra il medico-autore e diversi pazienti che nel tempo hanno avuto rapporti con il cardiologo.


Di seguito, la fotogallery dell’incontro a cura di Sandra e Urbano fotografi (Cesena).

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