L’associazione Zaccagnini ai Consigli comunali: “Un ordine del giorno sulla fraternità”

Istituzioni invitate ad aprirsi alla società civile. A livello nazionale l’intesa è stata siglata dall'Anci e dal presidente della fondazione "Fratelli Tutti", cardinale Mauro Gambetti

Logo fondazione "Fratelli tutti"

Una rete ispirata dal principio della fraternità, in cui i soggetti pubblici collaborano tra loro in nome del bene comune, coinvolgendo cittadini e terzo settore. È quella che vogliono far nascere Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, e la fondazione “Fratelli tutti”, istituita da papa Francesco tre anni fa.

Fraternità globale e locale

A livello locale, il tema è stato preso a cuore dalla “Zaccagnini” di Cesena: «Come associazione di cultura politica – spiega in una nota inviata alla stampa il presidente Damiano Zoffoli – non possiamo che sostenere la diffusione di uno spirito di collaborazione delle istituzioni con la società civile nel nome del bene comune. Condividiamo inoltre gli obiettivi della fondazione “Fratelli tutti”, che mira a trasformare la fraternità e l’amicizia in una cultura condivisa, capace di ispirare scelte personali e sociali come antidoti alla violenza e alla guerra, oltre che a impegnarsi sui temi della fragilità e povertà».

L’intesa firmata da Anci con il cardinale Gambetti

A livello nazionale l’intesa è stata siglata, nei giorni scorsi, dal presidente dell’Anci Gaetano Manfredi e dal presidente della fondazione “Fratelli Tutti”, cardinale Mauro Gambetti. Da loro è partita la proposta ai sindaci e ai Consigli comunali italiani di aderire con un apposito ordine del giorno, da approvare in una giornata simbolica, individuata nel 4 aprile. «L’invito che, come associazione Zaccagnini, rivolgiamo ai sindaci e consiglieri comunali dei nostri territori – aggiunge Zoffoli – è quello di raccogliere l’appello dell’Anci e della fondazione “Fratelli tutti”. Anche in vista del prossimo Incontro mondiale sulla Fraternità umana, che a settembre vedrà riuniti in Vaticano sindaci, intellettuali e rappresentanti della politica e della cultura provenienti da ogni parte del mondo». 

Zoffoli: “Gli enti locali si aprano alla società civile”

L’intesa prevede che ogni anno venga affrontato un tema chiave. Il primo sarà quello della povertà sanitaria degli anziani. Ma non saranno trascurati i giovani, dato che l’Ordine del giorno riconosce la necessità di stimolare la partecipazione alla vita democratica della fascia tra i 18 e i 34 anni, per una cittadinanza attiva e responsabile, antidoto alla disaffezione politica. «Di fronte ai bisogni crescenti della società – conclude Zoffoli – le istituzioni non possono limitarsi a risposte burocratiche o scelte dettate da necessità organizzative. In uno spirito di fraternità, gli enti locali devono aprirsi alla società civile dove la solidarietà pullula ma è spesso disorganizzata. Partendo dal basso e collaborando, cittadini, Terzo settore e Comuni, si potrà rispondere meglio alle necessità presenti e future, superando una visione individualista ed egoista della società».