Messa in sicurezza del Savio, partiti i lavori

Saranno abbassati i piani golenali e consolidati gli argini per far defluire meglio l’acqua

Ruspe lungo il Savio

Sono partiti a Cesena i lavori per il ripristino della funzionalità idraulica del Savio. Ne dà notizia la Regione Emilia-Romagna.

1,3 milioni per 2,8 chilometri

Si tratta di un intervento finanziato con 1,3 milioni di euro che riguarderà circa 2,8 chilometri del tratto urbano del fiume, compreso tra il ponte della Secante e la località Maceri. I cantieri proseguiranno per tutto il 2025, a cura dell’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile. Il finanziamento fa parte dell’Ordinanza 8/2023 del Commissario straordinario alla ricostruzione.

Abbassati i piani golenali e consolidati gli argini

L’intervento ha l’obiettivo dichiarato di migliorare da un lato le condizioni di deflusso del corso d’acqua e dall’altro di aumentare la superficie di deflusso delle piene per incrementare la capacità idraulica. A questo proposito, il progetto prevede l’abbassamento dei piani golenali compresi tra le arginature e le sponde dell’alveo inciso, con la rimozione di 75mila metri cubi circa di sedimenti e terra. Saranno anche consolidati gli argini, che presentano criticità dovute all’esigua larghezza, come quello in sinistra idraulica lungo la via Riccione, prospiciente l’Ippodromo.

Comune e Regione: “Intervento atteso e importante per la sicurezza”

“È un’opera fondamentale, molto attesa per tutta la comunità di Cesena – sottolinea in una nota la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini -. Bisogna dare risposte alle imprese e ai cittadini, facendo tutto il possibile perché tragedie come quelle che hanno colpito questi territori non si ripetano”.

“Si tratta di un intervento molto importante – aggiunge il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca – che punta ad aumentare il livello di messa in sicurezza del centro di Cesena rispetto al rischio idraulico che può provenire dal Savio. Verranno abbassate di circa un metro e mezzo le banche, ovvero le parti laterali all’interno dell’alveo del fiume, guadagnando circa 50 centimetri di spazio per gestire eventuali piene. A causa del territorio, non è possibile aumentare l’officiosità idraulica in altra maniera, come ad esempio spostando gli argini e occupando le aree limitrofe”.