Ritorna il festival “Elisabetta Turroni” e cambia forma

Studenti delle scuole superiori di Cesena protagonisti di “CreAzioni”

La compagnia del liceo Alpi

Il festival di teatro scolastico, nato 25 anni fa per volontà di Elisabetta Turroni e Franco Pollini, raggiunta la boa del quarto di secolo, cambia forma e persino in parte il titolo.

Il teatro degli studenti

Resta l’intitolazione a Elisabetta Turroni (1973-2000), talentuosa attrice e scrittrice, animatrice di tante iniziative per gli studenti giovani e giovanissimi. Oggi si chiama “CreAzioni”, a indicare, con quella “a” maiuscola, che il creare qualcosa di nuovo prevede anche un’operazione attiva, un’azione, appunto. Se finora gli studenti delle scuole cesenati si sono recati al “Bonci” per assistere agli spettacoli messi in scena dai loro coetanei di tutta Italia, che inviavano alla giuria i video dei loro spettacoli e, se scelti, giungevano a Cesena per mostrare agli studenti cittadini ciò che avevano realizzato, da quest’anno i protagonisti sono solo gli studenti cesenati. Saranno infatti gli studenti delle scuole superiori della città a mettere in scena, dal 20 al 26 maggio prossimi, gli esiti dei loro laboratori teatrali. Liceo linguistico “Alpi”, Liceo classico “Monti”, Istituto “Versari-Macrelli”, Liceo scientifico “Righi”, Istituto “Pascal-Comandini”: questi i protagonisti, fra i quali una giuria sceglierà il vincitore. Il concorso è un’eredità del passato, a cui si aggiunge una parte introduttiva, dal 13 al 17 maggio, novità di questa edizione.

“L’arte non deve spiegare”

Alla presentazione della rassegna, ieri al teatro Bonci, oltre ai saluti di Giuliano Barbolini, presidente di Ert, di Maria Elena Baredi, assessora alla Scuola e ai servizi educativi del Comune di Cesena, Chiara Guidi, che con la Socìetas è un punto di riferimento del teatro di ricerca in tutta Europa, ha delineato il suo apporto a questo progetto: «L’arte oggi è in crisi, perché si confronta con l’informazione e con una realtà raccontata in modo edulcorato. L’arte, invece, non deve spiegare, deve condurre ad un cammino di ricerca». Cosetta Nicolini, coordinatrice del “Bonci” per Ert, ha sottolineato l’investimento sui giovani cesenati, che quest’anno riguarderà soprattutto gli adolescenti delle scuole superiori, ma ha anche annunciato la volontà di rivolgere l’attenzione agli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.

La prima settimana

Martedì 13 maggio il festival inizierà alle 20,30 con una conferenza, al Teatro Bonci, dello psicologo Matteo Lancini, sulla relazione fra adulti e adolescenti. L’intervento è pensato per un pubblico di genitori, ma non esclude la presenza anche degli adolescenti stessi. In Malatestiana, mercoledì 14 maggio (alle 10 e alle 11) e lunedì 17 (alle 11 e alle 12), sarà rappresentato l’esito del laboratorio di lettura ad alta voce realizzato da Federica Castellini e Simone Toni con le classi 3Ae del Liceo “Monti” e 4M dell’Istituto “Pascal-Comandini”. Giovedì 15 alle 20,30 e venerdì 16 alle 10 al Bonci andrà in scena “Perduta giovinezza”, percorso creativo condotto da Michele Di Giacomo con studenti degli istituti superiori della città. Venerdì 16 maggio alle 11 al Bonci si terrà la premiazione del concorso giornalistico “Teatro in classe”. Lo stesso giorno, dalle 14 alle 16, si terrà, sempre al Bonci, il laboratorio teatrale “Io sono noi” del “Teatro delle Albe”. Sabato 17 maggio, al Teatro Comandini, la Socìetas (già Raffaello Sanzio) presenterà alle 9 e alle 11 “La scuola grande dell’infima conoscenza”, laboratorio condotto da Chiara Guidi e Vito Matera. Lo stesso giorno, alle 10, al Bonci, si terrà la gara di “slam poetry”, cioè di improvvisazione poetica, curata dalla classe 2Cgr dell’Istituto “Versari-Macrelli”. A seguire, premiazione della gara di grafica per l’immagine della prossima edizione di “CreAzioni”, con le classi 3Agr e 3Dgr dell’Istituto “Versari-Macrelli”. L’immagine grafica di quest’anno è di Alice De Falco della classe 4Cgr dell’Istituto Versari-Macrelli, vincitrice della gara dell’anno scorso.

La seconda settimana

Martedì 20 maggio alle 20,30 andrà in scena il Liceo linguistico “Alpi” guidato dalle docenti esterne Donatella Missirini e Raffaella Sintoni, che da diversi anni conducono nell’istituto un laboratorio annuale plurilingue e qui curano tutti gli aspetti dell’allestimento (drammaturgia, regia, direzione musicale, luci e costumi). Titolo dello spettacolo è “Do you hear the people sing?”, in inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e italiano. Si tratta di un viaggio attraverso epoche e culture per raccontare la lotta per la libertà e i diritti civili. Dal fragore delle barricate parigine alla caduta del muro di Berlino, passando per la rivoluzione russa e piazza Tienanmen, una rappresentazione corale che diviene strumento di memoria e riflessione collettiva.

“Fuori e Dentro. Storie di colori, follia, muri e… libera espressione” è il titolo presentato dal Liceo classico “Monti” mercoledì 21 maggio alle 20,30. Il lavoro sviluppato dalla regista Sabina Spazzoli del gruppo teatrale “Malocchi e profumi”, che dirige il laboratorio del Liceo “Monti” in parallelo con quello all’interno della Casa circondariale di Forlì, si inserisce nel progetto triennale 2025-2027 del Coordinamento Teatro carcere Emilia-Romagna. La docente interna Daniela Romanelli coordina e collabora con la regista e l’aiuto regista Giulia Magnani alla drammaturgia, insieme a studentesse e studenti. Ispirato dalle parole di Antonin Artaud su Van Gogh e alle figure di altri artisti che hanno trovato la libertà nell’arte, il gruppo esplora il rapporto tra arte, follia e genio. La musica accompagna l’intero spettacolo, con brani eseguiti dal vivo al pianoforte dallo studente Federico Pesaresi. Il gruppo hip hop dell’istituto esegue una coreografia di Giorgia Carloni. La scenografia, di Stefano Camporesi, è elaborata a partire dalla suggestione del test delle macchie d’inchiostro ideato dallo psichiatra e psicologo svizzero Hermann Rorschach. 

Giovedì 22 maggio, sempre alle 20,30, sarà la volta dell’Istituto “Versari-Macrelli” con “Maledette malelingue (la gente l* distruggerà)”: diretto dalla regista e attrice Valentina Scentoni, con le musiche originali di Filippo Maria Aletti, Gloria Galassi, Marco Giorgi e Andrea Marelli, lo spettacolo trae ispirazione dalle esperienze personali di ragazze e ragazzi affrontando i dolorosi temi del bullismo e delle offese basate su identità di genere, aspetto fisico ed etnia. Un gruppo di adolescenti che, ognuno a modo suo, ha subito il peso di parole crude e giudizi velenosi, e che, grazie alla solidarietà e alla propria forza interiore, supera il dolore e la solitudine. Un racconto di riscatto che invita a riflettere sul potere delle parole e sulla necessità di costruire una società più inclusiva e rispettosa. La responsabile del progetto scolastico è la docente Gloria Galassi.

Il gruppo teatrale del Liceo scientifico “Righi” guidato dai professori Anna Teresa Vitariello e Marcello Brondi venerdì 23 maggio alle 20,30 mette in scena “Don Chisciotte, al mondo eterno”, liberamente tratto dal capolavoro di Cervantes. Si tratta di un viaggio nel mondo fantastico di Don Chisciotte tra toni drammatici, grotteschi e comici, con le musiche eseguite dal vivo da un ensemble di studenti e le scenografie (a cura di Manuele Bianchi) frutto di un percorso laboratoriale, che si ispirano alle opere del pittore Friedensreich Hundertwasser. 

Chiude il concorso sabato 24 maggio alle 20,30 l’Istituto “Pascal-Comandini” con “Normalmente siamo chiusi” della compagnia scolastica Spalancacimondi, con la drammaturgia e regia della professoressa Gabriella Montemurro, i costumi e le scenografie di Davide Coccimiglio e Laura Severini, l’adattamento musicale di Giuseppe Calce. Si tratta di un progetto teatrale e di educazione civica nato in occasione del centenario della nascita di Franco Basaglia, il medico che, con le sue intuizioni rivoluzionarie, fu motore del cambiamento della psichiatria in Italia e non solo, dando avvio alla revisione legislativa che portò alla chiusura dei manicomi su tutto il territorio nazionale. Lo spettacolo, ambientato tra Gorizia e Trieste negli anni Sessanta e Settanta, racconta storie ispirate alle esperienze reali di donne e uomini che hanno vissuto l’internamento. Una vicenda che solleva ancora interrogativi sulla gestione della malattia mentale, spingendoci a riflettere sulla nostra concezione di normalità e di cura.

Le premiazioni

A seguire, la premiazione dello spettacolo vincitore, scelto da dieci studentesse e studenti degli istituti superiori di Cesena guidati da Michele Di Giacomo, affiancati dagli assessori Camillo Acerbi e Maria Elena Baredi, dalla docente Lina Gallina dell’Istituto Garibaldi-Da Vinci, dall’ex direttore del Teatro Bonci Franco Pollini e da Silvia Sigalotti per Ert. Il primo premio consiste nella possibilità di rappresentare nuovamente lo spettacolo sul palcoscenico del Teatro Bonci nell’autunno 2025.

Epilogo

La programmazione del festival si concluderà martedì 27 maggio (alle 10 e alle 20,30) con lo spettacolo “Camera con… svista!” dell’associazione “Mercanti di sogni”, nata da un’esperienza ventennale di teatro scolastico oggi allargata a ex studenti e giovanissimi artisti. Il soggetto originale è scritto e diretto dalle Do.Ra.Lù (Donatella Missirini, Raffaella Sintoni e Luciana Berretti), le coreografie sono di Laura Cappelli, Luca Mondaini ed Enrico Para, i costumi di Raffaella Sintoni e Isolina Brandolini; art graphic designer è Benedetta Bottari, vocal coach Maria Urbini. È una commedia musicale con venti interpreti, che prende ispirazione dal celebre romanzo “Camera con vista” dello scrittore britannico E. M. Forster e dall’omonimo film diretto nel 1985 dallo statunitense James Ivory. Il cuore dello spettacolo è la leggendaria Pensione Bertolini, realmente esistita a Firenze. Per guidare gli spettatori in un’esperienza divertente e originale tra i monumenti e le opere d’arte citati durante la performance, lo spettacolo prevede la distribuzione di una mappa interattiva della città, accessibile tramite QR code.

La mostra

Durante la manifestazione nel foyer del teatro sarà aperta la mostra partecipativa “Il disegno include. Accolti | Fragili | Esclusi | Delicati | Tenaci” che raccoglie gli studi realizzati per Emilia Romagna Teatro dall’illustratore e pittore Raffaele Gerardi. La mostra sarà inaugurata venerdì 2 maggio alle 19 e sarà accessibile a ingresso libero dal 3 maggio al 20 giugno (nei giorni di spettacolo da un’ora prima dell’inizio dell’evento e, solo a maggio, il venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e il sabato dalle 11 alle 14 e dalle 16,30 alle 19,30). Si tratta di grandi stampe, sulle quali l’artista interviene a mano libera al momento della posa, invitando il pubblico di tutte le età a fare lo stesso con matite e pennarelli, diventando così parte del processo creativo. Nello stesso periodo i lavori originali saranno esposti presso la Galleria d’arte Ex Bar Cristina, con un evento speciale il 17 maggio. La mattina del 14 maggio Raffaele Gerardi e l’esperta di pedagogia dell’arte Samantha Turci offriranno a studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado l’occasione di partecipare a un laboratorio di illustrazione per sperimentare in prima persona il senso di inclusività attraverso un atto creativo condiviso.

Informazioni utili

L’ingresso agli spettacoli in programma dal 20 al 24 maggio (ore 20.30) è 3 euro. “Camera con… svista” il 27 maggio è 3 euro alle 10 e 8 euro alle 20.30 (3 euro il ridotto under 18). Per informazioni: biglietteria tel. 0547 355959; info@teatrobonci.it.