Cesenatico. Pronti a gustare in anteprima il tortello blu

Da domani al 4 maggio la pasta fresca si potrà assaggiare ai tavoli di Azzurro come il pesce

da sinistra Manuel Guidotti, presidente associazione Pescatori a casa vostra, Massimo Isola, sindaco di Faenza, Pio Serritelli, presidente di Aretè, l'assessore regionale all'Agricoltura e all'Agroalimentare Alessio Mammi, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli

Il blu non è come il nero, non sta bene con tutto. Chissà se il tortello blu starà bene sulle tavolate di “Azzurro come il pesce” che da domani, mercoledì 30 aprile, alla cena del 4 maggio, accoglieranno a Cesenatico, in anteprima assoluta, la pasta fresca ripiena di polpa di granchio blu.

Il banco di prova sarà Azzurro come il pesce

Se il piatto andrà forte, il progetto “Blufood”, che lancia una nuova linea di pasta fresca ripiena di polpa del temibile granchio, avrà una bella spinta per salpare il mercato.

“Blufood. Pescatori a casa vostra” è stato presentato stamane al Museo della Marineria di Cesenatico dai protagonisti del progetto, ovvero Botteghe e Mestieri rappresentata dal presidente della cooperativa Aretè, Pio Serritelli, i Comuni di Cesenatico e Faenza con i sindaci Matteo Gozzoli e Massimo Isola, l’associazione Pescatori a casa vostra rappresentata dal presidente Manuel Guidotti e la Regione Emilia Romagna con Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura e all’Agroalimentare.

Un problema diventa risorsa

Mettere a tavola il granchio blu è un modo per contrastare la piaga gravissima, e finora solo parzialmente contenuta, dell’infestante animale marino che ha messo e mette tuttora a serio rischio il prodotto ittico locale, in particolare le vongole, soprattutto a Comacchio, Goro e dintorni e in generale in tutto l’Adriatico.

È un modo, hanno sottolineato più e più volte i relatori, per trasformare il problema in risorsa come la Romagna è abituata a fare.

Due tonnellate pronte da impiattare

La nuova linea di pasta fresca artigianale “Blufood” è realizzata da Botteghe e Mestieri, marchio della cooperativa sociale Aretè che fornisce lavoro alle persone in condizioni svantaggiate. Sono una ventina i lavoratori a busta paga, di cui il 30 per cento portatori di disabilità. A loro si devono le due tonnellate di tortelli che saranno in menù nei prossimi giorni alla grande festa del pesce.

Le parole dei protagonisti

“’Blufood’ è molto di più di un progetto ittico-alimentare – ha detto Pio Serritelli, presidente di Aretè -. Rappresenta la capacità di ruotare la prospettiva rendendo possibile che coloro che dovrebbero essere sostenuti siano promotori di soluzioni, con iniziativa e lavoro. Botteghe e Mestieri realizza l’inclusività con un approccio capace di produrre qualità anche con il contributo attivo di persone e categorie che normalmente vengono penalizzate, grazie a un’organizzazione solida e all’innovazione. È così che il problema diventa un buon piatto per tutti”.

“Questo progetto nasce da una sfida concreta al problema del granchio blu – ha detto Manuel Guidotti, presidente dell’associazione Pescatori a casa vostra che si batte per il consumo responsabile del pesce del nostro mare -. Questa specie invasiva ha impattato fortemente sul nostro ecosistema e sul nostro lavoro. Invece di subirlo, abbiamo scelto di valorizzarlo. Non sarà un tortello a risolvere il problema ma questo progetto prova la nostra capacità di lavorare insieme ed è importante perché utilizza il problema come risorsa. Non stiamo presentando un piatto, ma una visione”.

Fa parte della catena del progetto anche Ecopesce, azienda artigiana specializzata nella lavorazione, trasformazione e personalizzazione dei prodotti ittici locali. “Blufood” è abbracciato dai Comuni di Cesenatico e Faenza, dove sorge la Cooperativa sociale Botteghe e Mestieri.

In riviera la nostra sensibilità sociale

“Dall’entroterra romagnolo – ha detto il sindaco Massimo Isolaportiamo in riviera la nostra sensibilità sociale ed esperienza nella cooperazione. Siamo orgogliosi che l’inclusività passi dal lavoro di un’impresa produttiva e contemporanea. Quello che presentiamo non è un progetto di solidarietà, va oltre la cura e inserisce lo scopo dell’inclusione in obiettivi economici e produttivi. Con Cesenatico – aggiunge il primo cittadino faentino – ci siamo capiti. La cooperazione sociale e il mondo dei pescatori si sono incontrati sul comune vocabolario di valori contenuti nel cibo”.

“In Romagna è attorno alla tavola che si trova per parlare, per festeggiare, per riflettere – ha commentato il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli -. Questa invenzione culinaria ribadisce con forza e storicità il modo di essere di un intero popolo”.

Il granchio blu, come contrastarlo

Il tortello al granchio blu troverà in “Azzurro come il pesce” un banco di prova per futuri sviluppi. Al momento sono state prodotte le prime due tonnellate di pasta fresca che potenzialmente potranno diventare molte di più.

Non si tratta di risolvere il grave problema dell’invasione del granchio blu che, ha spiegato l’assessore regionale Mammi, si riproduce continuamente e non conosce stagioni per deporre le uova, non ha predatori naturali e si adatta molto facilmente. Il riscaldamento del clima ne ha favorito una rapida diffusione, specialmente nelle zone di Comacchio, Goro e Gorizia.

La Regione, spiega ancora l’assessore Mammi, ha messo a disposizione un milione di euro nel 2025 per la raccolta e lo smaltimento del granchio. Gli altri fronti di contenimento sono l’installazione di reti per difendere le vongole, priorità assoluta, e lo studio in collaborazione con l’università di progetti di contrasto, per esempio con animali potenzialmente antagonisti.  Inoltre, ha aggiunto l’assessore “stiamo contattando player internazionali di Paesi come la Turchia e gli Stati Uniti per stringere accordi commerciali con aziende che possano lavorare e utilizzare la polpa blu”.