Rubicone
Edoardo Turci a guida dell’Accademia dei Filopatridi: “Qui per servizio”
Presidente e Consiglio resteranno in carica tre anni. Il vice è Francesco Covarelli
Rinnovato il Consiglio direttivo della Rubiconia Accedemia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone.
Fra sicurezza urbana e passione per la storia
Edoardo Turci, 69 anni, di Sant’Angelo di Gatteo, è il nuovo presidente per il triennio 2025-2028. Lo scorso novembre aveva preso il posto del predecessore Vincenzo Colonna, morto prematuramente e ora viene riconfermato. Già comandante della Polizia locale di Cesenatico e di Mercato Saraceno, Turci è un grande appassionato di storia locale e autore di decine di volumi. Da tempo collabora anche con il Resto del Carlino e il Corriere Cesenate.
“Conservare, difendere e divulgare”
Si tratta del 21esimo presidente dell’istituzione culturale savignanese rifondata nel 1801 dai triunviri Bartolomeo Borghesi, Girolamo Amati e Giulio Perticari (primo presidente). In Accademia da 25 anni, Turci è già stato amministratore, bibliotecario e segretario. “Sono onorato di questo incarico – ha detto alla stampa, al termine dell’assemblea elettiva che si è svolta questa mattina -. Ringrazio il Consiglio per l’alto incarico che per me comporta un maggiore impegno di quello già profuso a servizio di questa associazione culturale. Il compito dell’Accademia è conservare, difendere e divulgare l’immenso patrimonio di circa 85mila volumi. Siamo qui per servizio. Ogni cosa è illuminata non da noi ma dalla luce del passato”.
Il Consiglio direttivo
Riguardo le mansioni assegnate, oltre al vicepresidente eletto Francesco Covarelli, è confermato segretario Gianluca Bersani, mentre Enrico Angiolini è il vicesegretario con delega specifica all’Archivio storico accademico. Tesoriere è Giulio Zamagni. I censori sono Maurizio Urbini e Massimo Riva, il quale lascia il posto di bibliotecario ad Andrea Daltri.
Le prossime attività culturali
Corposa l’attività dell’Accademia già programmata per i prossimi mesi. Prima della pausa estiva, sabato 14 giugno, dalle 16,30, si terrà la Giornata di studi “Amaduzziana”. Il 12 ottobre, alle 10, la professoressa Elena Ioli parlerà dell’esperienza di studio in Antartide assieme ad altre 77 scienziate. Saranno anche consegnate le borse di studio “Gino Vendemini”. Il 16 novembre, sempre alle 10, è prevista la conferenza del professor Francesco Maria Galassi, su “La medicina alla corte dei faraoni”. Il 14 dicembre ci sarà l’inaugurazione del 375esimo Anno accademico con la presentazione della monografia su Gino Vendemini a cura di Edoardo Maurizio Turci e l’investitura dei nuovi accademici. Il 18 gennaio il generale dell’Aeronautica militare Roberto Di Marco parlerà di sicurezza del volo.
“Un luogo aperto”
Oltre al lavoro di catalogazione e restauro del patrimonio archivistico e librario e le conferenze, l’Accademia si conferma luogo di ricerca. “La nostra mission – ha ricordato il presidente Turci – da sempre è favorire gli studi, soprattutto a chi parte da condizioni svantaggiate. Ospitiamo molti studenti e ricercatori, anche per tesi di laurea. L’accademia non è un luogo chiuso, ma aperto a tutti. E questa è una fortuna per il territorio“.