Longiano, in tantissimi ai funerali di Nadia Ronchi. Fra Giuseppe: “Solare, generosissima e sempre disponibile”

Santuario gremito per l'ultimo saluto alla moglie e segretaria del dottor Luciano Guidi. I nipoti: "Amava tutti allo stesso modo. Esempio da seguire"

Fra Giuseppe incensa la bara di Nadia Ronchi

Santuario del Santissimo Crocifisso gremito, come non si vedeva da tempo, per i funerali di Nadia Ronchi, questa mattina a Longiano.

Moglie e segretaria del dottor Luciano Guidi

Conosciuta e ben voluta da tanti, sempre sorridente e pronta ad aiutare gli altri, è stata a lungo la segretaria del marito, il medico di base Luciano Guidi, ora in pensione. Malata da tempo, è morta mercoledì scorso a 68 anni.

La liturgia e le letture

Semplice e dall’impronta pasquale, anche nei canti eseguiti dal coro parrocchiale di Longiano, la liturgia funebre presieduta da fra Giuseppe Bellini. “Siamo qui in tantissimi – ha detto il sacerdote – per salutare una persona a cui abbiamo voluto molto bene e che ci ha voluto molto bene“. Le letture scelte richiamano alcune qualità della defunta. “Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà”, il brano di Paolo ai Corinzi. “Voi siete il sale della terra; (…) voi siete la luce del mondo“, le parole di Gesù ai discepoli nel Vangelo di Matteo.

Santuario di Longiano gremito per i funerali di Nadia Ronchi

“Traccia di amore e luce per gli altri”

“Nella sua vita, Nadia ha largheggiato ampiamente – ha sottolineato fra Giuseppe nell’omelia -. Ha affiancato il marito con generosità, accogliendo quanti si recavano in ambulatorio e a tutti prestava la massima attenzione. È stata una mamma, una sposa, una nonna bella dentro, che ha lasciato una traccia importante di amore“. Citando il brano evangelico, “Nadia ha saputo dare sapore alla sua vita e a illuminare i cuori di chi era attorno a lei con la sua bella luce“.

“Preparata all’incontro con sorella morte”

Il sacerdote ha poi ricordato la sua “immagine solare, accogliente, generosissima e sempre disponibile”. In riferimento agli ultimi tempi, ha sottolineato che “Nadia si è preparata all’incontro con sorella morte e ha preparato Luciano e la sua famiglia, dando istruzioni anche su come prendersi cura dei suoi amati gatti o di come fare la lavatrice“. Per fra Giuseppe “la vita eterna inizia già qua e Nadia lo aveva capito. Ora che ha raggiunto la pienezza, a noi rimane il ricordo e la testimonianza: voler bene agli altri come ha fatto lei è il modo migliore per ricordarla e testimoniarla”.

La benedizione della bara

I nipoti: “Hai reso le vite delle persone intorno a te più felici e colorate”

Al termine della celebrazione, i nipoti Vittoria, Linda, Miriam, Enrico e Matilde hanno letto un breve ricordo della nonna: “Sei l’unica persona al mondo capace di farti credere di aver vinto un premio anche quando ti senti triste, facendoti sentire speciale, con parole convincenti più di chiunque altro, e dandoti tantissimo affetto”. Una persona che “amava tutti allo stesso modo” e “un esempio da seguire”. Adesso, hanno proseguito i nipoti, “noi dovremmo fare di tutto per mostrarti il nostro affetto, il nostro rispetto e la nostra gratitudine verso di te. Eri, e continui a essere, una delle persone più importanti per noi. Tu hai reso le vite delle persone intorno a te più felici e colorate e non sappiamo come avremmo fatto se non ti avessimo avuto come nonna in tutti questi anni. Ti promettiamo che nel nostro cuore ci sarà sempre uno spazio per te, insieme a tutti i ricordi e le giornate che abbiamo passato con te”.

La settima

La Messa di settima sarà celebrata, sempre al Santuario del Santissimo Crocifisso, sabato 28 giugno alle 18, vespertina nella vigilia della solennità dei santi Pietro e Paolo.

L’uscita della bara dalla chiesa