Cesena Calcio. Dimitri Bisoli e Mattia Guidi, le presentazioni

Domani mattina, sabato 12 luglio, la partenza dei convocati per il ritiro di Acquapartita che durerà fino al 27 luglio.

Guidi e Bisoli

Fa ritorno nella sua seconda casa Dimitri Bisoli, dopo nove anni passati a Brescia e terminati con il fallimento del club. L’ex capitano della Rondinelle ha salutato il suo pubblico e si è accasato a Cesena con un triennale, complice anche il trascorso nel settore giovanile bianconero e soprattutto avendo la moglie di Gambettola.

Dimitri, figlio di Pierpaolo, il tecnico più vincente della storia bianconera

Superate le visite mediche, oggi ha parlato da giocatore del Cavalluccio, insieme all’altro arrivo Matteo Guidi. “Per prima cosa ringrazio la società – ha detto Bisoli, figlio di Pierpaolo, il tecnico più vincente della storia bianconera -, il direttore e Agostini per questa opportunità che mi è stata data e  la volontà di volermi. Sono tanto orgoglioso e felice di iniziare questa nuova avventura. Ho fatto nove bellissimi anni a Brescia: non li dimenticherò mai, li porterò sempre nel mio cuore”. Volta pagina quindi, “il mio presente parla di Cesena e sono qui per mettermi a disposizione del gruppo e  della squadra. Porto la mia esperienza per aiutare i ragazzi più giovani, che qua ce ne sono tanti”.

La tentazione Monza

La tentazione Monza è stata molto forte al momento di scegliere una nuova squadra. “Non pensavo neanche io onestamente di avere un valore così grande, sono stato subito contento. A volte sentire certe parole, l’affetto e la vicinanza sono molto più importanti della parte economica, in un calcio moderno dove è tanto difficile e ci sono tante dinamiche. Penso che Cesena sia la squadra che mi ha voluto più di tutte”.

La nuova gestione Filippo Fusco

I bianconeri, sotto la nuova gestione del Ds Filippo Fusco proveranno ad alzare l’asticella dopo i playoff raggiunti lo scorso anno. “Il Cesena l’ho seguito, ha fatto un grandissimo campionato perché fare i play-off da neopromossa non è mai semplice. Ora c’è da ripartire con tanto entusiasmo,  perché quello che hai fatto l’anno scorso in un campionato difficile come la Serie B non basta,  quindi bisogna ripartire da zero”.

Guardando al passato, dopo i due anni nel settore giovanile bianconero, mentre il padre portava la squadra dalla C alla Serie A, Bisoli junior ha svolto stagioni formative a Prato, Santarcangelo e Andria prima del salto a Brescia. “Ho fatto un percorso normale, nel senso come fanno tanti ragazzi dove devi fare la gavetta. Ho fatto tanti sacrifici e penso che nel calcio sia fondamentale questo, perché le cose pronte a volte non sono subito immediate. Poi ci sono esempi qui come Berti,  Francesconi, Shpendi che dopo il settore giovanile sono riusciti ad andare subito in prima squadra,  ma non è sempre così”.

Matteo Guidi, giovane di belle speranze

Se da un lato Bisoli porta esperienza, temperamento, solidità e carattere, un giovane duttile e di belle speranze è Matteo Guidi. Per lui si tratta di una svolta in carriera con il primo grande salto in Serie B, dopo gli ultimi tre anni passati al Pontedera. Il centrocampista, compagno di reparto di Bisoli, ha sottoscritto anch’egli un contratto triennale. “Sono felicissimo di essere qui – ha detto il neo 22enne – in una piazza come Cesena in cui traspare l’amore di tutti.  Ringrazio veramente il direttore Agostini per la fiducia. Appena mi è arrivata la chiamata non ho esitato a pensarci due volte. Una piazza come Cesena non capita tutti i giorni, sono veramente felicissimo di essere qui e mi metterò a disposizione del mister e della squadra cercando di dare il più possibile a tutti.  Anche ieri quando sono venuto a fare le visite mediche e sono entrato in campo, mi sono venuti i brividi”.

Duttilità e amore

Alla mente ritornano i ricordi di “quando giocai da avversario, vidi veramente l’amore che trasmetteva la gente alla squadra. In campo sarò il primo a rincorrere avversario e darò tutto per questa maglia”. Nel piano tattico Guidi ha saputo essere polivalente, disputando l’ultima stagione tra centrocampo, come filtro basso, e difesa nel ruolo di laterale destro o sinistro ma di impostazione. “Quest’anno a Pontedera ho fatto metà anno da difensore e metà anno da centrocampista. Credo che le mie doti siano più la duttilità. Devo parlare col mister, valuteremo dove potrò giocare e dare più contributo”.

In serie D invece molto utile è risultata l’esperienza col San Donato Tavarnelle della stagione 2021-2022. “E’ stata una mia scelta perché volevo provare a inserirmi nel mondo dei grandi, al posto di fare la Primavera. Mi è servito per crescere molto di più come ragazzo e come uomo: ho incontrato persone magnifiche che mi hanno aiutato fin dal primo giorno, nonché ero uno dei più piccoli. Mi ha servito molto perché ho avuto la fortuna di vincere il campionato”.

Domani mattina, sabato 12 luglio, ci sarà la partenza dei convocati per il ritiro di Acquapartita che durerà fino al 27 luglio.