Plautus festival. Domani e mercoledì, due nuovi appuntamenti all’arena di Calbano (Sarsina)

Rappresentazioni da non perdere

Nella foto, Giovanni Scifoni, in "Fra"
Nella foto, Giovanni Scifoni, in "Fra"

Due appuntamenti con il teatro estivo. Mercoledì Scifoni porta in scena il poverello di Assisi

Domani sera l’Oreste di Euripide

L’arena Plautina di Sarsina si animerà domani, martedì 12 agosto, alle 21,15 con un classico che non passa mai di moda, la tragedia Oreste di Euripide. Oreste, uno dei più grandi capolavori di Euripide, racconta la tormentata vicenda di un giovane perseguitato dalle sue colpe. Questa tragedia si confronta con la solitudine dell’individuo, abbandonato dagli dei dell’Olimpo e lanciato nell’incertezza del destino. Un’opera che riflette la drammaticità della condizione umana, dove neppure gli Dei sono in grado di fermare la spirale di sofferenza e vendetta. La regia di Alessandro Machìa con Làros di Gino Caudai e la Compagnia Zerkalo mettono in scena questo capolavoro con Marco Imparato (che interpreta Oreste), Pino Quartullo (nelle vesti di Apollo), Claudio Mazzenga (Menelao), Alessandra Fallucchi (Elettra), Giulio Forges Davanzati (Pilade), Silvia Degrandi (Elena), Alessia Ferrero (Ermione), Tommaso Garrè (messaggero/Frigio), Valeria Cimaglia e Stefania Bassino (coro). “Uno spettacolo che  non potrete perdere – assicura Pino Quartullo – vi sorprenderà scoprire come gli Dei si occupano degli uomini”.

Uno spettacolo audiodescritto, della durata di 90 minuti (atto unico), adatto anche per il pubblico non vendente e ipovedente. (cfr pezzo al link qui sotto)

Mercoledì 13 va in scena Giovanni Scifoni, noto attore delle fiction Rai

Un salto nel Medioevo invece sarà possibile con lo spettacolo di mercoledì 13 agosto, sempre nella splendida cornice dell’Arena Plautina a Sarsina. Alle 21.15 andrà in scena ‘FRA’ San Francesco, la superstar del medioevo’, di e con Giovanni Scifoni, noto al grande pubblico per essere stato negli ultimi anni diverse volte tra i protagonisti di numerose fiction della Rai (cfr pezzo al link qui sotto). Accompagnato dalle musiche originali di Luciano Giandomenico e con la regia di Francesco Ferdinando Brandi, lo spettacolo (metterà in scena un monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.

Raccontare il mistero di Dio

Il tentativo, riuscitissimo, è quello di uscire dalla banalità e di interrogarsi sull’enorme potere persuasivo che genera nell’era contemporanea la figura ‘pop’ di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte, dalla predica ai porci fino alla composizione del cantico delle creature, il primo componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali.

Una coproduzione di Teatro Carcano, Mismaonda, Viola Produzioni.

Spettacolo fuori abbonamento e con biglietti disponibili ma su Ticketsms e la sera dello spettacolo.