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Basket, uno spicchio della palla è dedicato al teatro

Un progetto che unisce sport, teatro e narrazione in un "terzo tempo" al Carisport e negli spazi di Cesena fiera. Con Aidoru e "Livio Neri"

Basket, uno spicchio della palla è dedicato al teatro

Lo sport incontra il teatro, la narrazione, le vite dei campioni. E si fa storia ed educazione. È un progetto che abbraccia diverse discipline il “Terzo Tempo: passi di teatro partecipato” presentato questa mattina dalla società sportiva di basket “Livio Neri” e dall’associazione culturale Aidoru negli spazi della fiera a Pievesestina di Cesena.

Il progetto “Terzo Tempo” nasce dall’incontro e unione di intenti delle due realtà sportive e culturali del territorio. Coinvolge i bambini dai 6 agli 11 anni in una serie di laboratori che si svolgeranno il sabato pomeriggio, da fine gennaio a maggio, inizialmente negli spazi del Nuovo Teatro Carisport, per poi spostarsi alla “Casa del basket” che sarà allestita alla fiera di Cesena. I laboratori di arti sceniche, scenografie ed emozioni - declinati sulla parola, il movimento e la scenografia - saranno differenziati per fasce di età. A fine maggio ci sarà una presentazione dell’esperienza alla Fiera di Pievesestina e successivamente durante il torneo estivo che la “Livio Neri” organizza in ricordo di Livio.

Nel dicembre scorso il progetto ha mosso i primi passi, anzi, i primi ‘rimbalzi’ con la formazione della scuola di teatro e arti sceniche “Casa di Gesso”, in collaborazione con gli attori della compagnia stabile di Ert. I ragazzi si sono messi in gioco questa volta non sul campo da basket, ma ognuno a casa sua, in casa o sul terrazzo. Ai 45 ragazzi che hanno aderito è stato proposto di raccontare, pezzo per pezzo, la storia di tre grandi campioni del basket: Michael Jordan, Kobe Bryant e James LeBron: in forma recitata, letta o parafrasata, passandosi virtualmente la palla a picchi, è stata così ricostruita la storia di campioni dello sport da loro amato e praticato, da quando erano bambini come loro. Accolto con vero spirito di squadra, il gioco si è così fatto di sport e storie, con pezzi di storia raccontata dai bambini.

“È per noi un sogno che diventa realtà – è l’introduzione di Carlo Venturi della “Livio Neri” –. L’attività teatrale ha un approccio educativo e motorio vicino alle finalità del gioco del basket. Un mondo nuovo, fatto comunque di regole e di libertà espressive. Ci divertiremo tutti, noi, bambini e famiglie”.

La “Livio Neri”, capofila del progetto, non è nuova a collaborazioni con realtà con cui tesse proposte educative e inclusive dedicati ai bambini e ai ragazzi, alla scoperta di nuove passioni. Tra questi, il percorso di pet therapy, i corsi di yoga e le attività con la squadra “Quelli di sempre”.

“Attraverso il gioco in campo si potranno coinvolgere i ragazzi con attività legate alla parola, all’impegno poetico, alla dinamicità e scenografia. In un gioco fatto di basket e di storie – ha specificato Roberta Magnani, referente di Aidoru -. L’obiettivo del progetto è far vivere ai bambini e ai ragazzi esperienze in diversi ambiti, affinché passioni e competenze si moltiplichino. E i sogni possano essere più grandi”.

L’assessore alla cultura Carlo Verona ha espresso “piacevole sorpresa nel vedere come due discipline si possono incontrare e integrare con intelligenza e sensibilità. È una formula innovativa che si fa risorsa per tutto il territorio”.

Altro protagonista è l’ente fiera di Cesena. Forte di un aumento di capitale da poco approvato e di un bilancio 2020 chiuso – tra le poche in Italia – con segno positivo, integra i propri spazi con quella che sarà una “Cittadella del basket” a servizio di tutte le società sportive della città. Nei prossimi mesi la fiera adeguerà gli spazi rendendoli multifunzione: saranno creati cinque campi da basket e minibasket separati da pareti trasparenti e mobili facilmente rimossi in occasioni di fiere. Con relativi spogliatoi, sale e segreteria. “È la nostra risposta, non unica, a chi pensava che la fiera di Cesena senza Macfrut sarebbe stata un deserto – l’intervento di Renzo Piraccini, presidente della Fiera di Cesena -. La nostra struttura non sarebbe mai stata in grado di ospitare eventi internazionali. Con un nuovo sguardo, ci apriamo ulteriormente al territorio con una struttura moderna, qualificata. Da fine dicembre ospitiamo il centro vaccinale funzionale e all’altezza della situazione. Con il Comune stiamo dialogando per trovare un giusto punto di equilibrio tra la natura fieristica e quella locale, con finalità educative”. L’investimento per l’adeguamento degli spazi è di circa 500mila euro.

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