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Bcc Romagnolo e il festival delle buone idee

Raccontate cinque esperienze di raccolta fondi

Un momento dell'intervento del presidente della Bcc Romagnolo, Roberto Romagnolo, oggi pomeriggio al teatro Verdi

Il festival delle buone idee. È quello che ha messo in campo oggi pomeriggio al teatro Verdi la Bcc Romagnolo per raccontare della propria attività di crowdfunding realizzata assieme alla piattaforma online ideaginger.it. In cinque anni, ha riferito Agnese Agrizzi, ceo di Ginger e docente all’università cattolica di Milano, sono state realizzate 46 campagne di raccolta fondi per un totale di 336 mila euro raccolti e una percentuale di successo del 98 per cento. La media dei fondi raccolti è stata di otto mila euro e i sostenitori 6.100. “Sono stati cinque anni intensi – ha commentato la Agrizzi – per noi e per il terzo settore”.

L’assessore alle politiche sociali, Carmelina Labruzzo, ha messo in evidenza come in sala fosse presente il volto del volontariato così attivo in città e nel territorio e come questi progetti abbiamo avuto il merito di mettere in circolo le buone prassi.

Il presidente della Bcc Romagnolo, Roberto Romagnoli, ha riferito dell’orgoglio dei 7.500 soci che compongono la banca e del valore della donazione online che si può allargare a tanti, “per dare frutti illimitati nel tempo”.

Felicita De Marco, responsabile Group sustainbility e Esg strategy ha aggiunto che è molto importante ed è elemento distintivo “mettere la passione in ciò che si fa”. Poi ha messo in evidenza la forza del gruppo Iccrea nato solo nel 2019 con 118 Bcc, 850 mila soci e la presenza unica in 339 comuni italiani. “Raccogliamo sul territorio e restituiamo al territorio”.

Il docente dell’università di Bologna e direttore del Centro studi Aiccon, Paolo Venturi, economista, ha precisato come la qualità della nostra ricchezza dipenda anche dalle relazioni. “Il territorio più ricco non è quello che ha il Pil più alto – ha detto – ma che ha più benessere, tenuto conto anche delle relazioni. Lo sviluppo di un territorio è un concetto più ampio della crescita. Lo sviluppo presuppone anche la libertà. Così come il concetto di good practice è più ampio di quello di best practice, perché narra non solo l’utilità, ma anche della felicità. Lo sviluppo nasce da in clima di fiducia, di speranza”.

Infine, ha aggiunto Venturi, “le buone pratiche sono più contagiose dei vizi, ma vanno raccontate e costituiscono la ricchezza di un dato territorio”. Poi ha puntato ancora sulle relazioni: “un territorio o si fa o si disfa, e questo dipende molto dalla qualità delle relazioni”. Quindi ha ricordato che oggi è la Giornata mondiale della felicità e per misurare lo sviluppo con la felicità occorrono cinque parametri: il Pil, la salute, l’abitare in una comunità viva, il mutuo aiuto, fare esperienze di senso.

La data journalist della Stampa, Donata Columbro ha parlato di dati. “I dati sono cose che succedono – ha precisato – che esistono o si percepiscono e che qualcuno decide di osservare, contare, classificare. Grazie ai dati, oggi molte storie possono essere rese più umane”.

Dopo la proiezione di un video in cui è stato ribadito che le buone idee fanno il territorio e che il digitale offre opportunità un tempo ignote, sono state illustrati cinque progetti sostenuti da altrettante campagne.

Martina Montalti e Gilberto hanno raccontato del capanno di Gil, della cooperativa Cils. “Grazie a Ideaginger – ha detto la Montalti – abbiamo incontrato tante persone e abbiamo ricevuto tanto benessere”. Roberta Osti, fundraiser dell’associazione di Amici di casa insieme ha riferito di due campagne con Ginger e ha detto che il crowdfunding è “un modo per conoscersi meglio”.

Arturo Alberti di Orizzonti ha ricordato come l’associazione sostenga e condivida un cammino con i più disagiati di Africa e America latina. Con due campagne andate a segno hanno sostenuto l’impegno sociale di Daniel, un rifugiato accolto in Italia e poi tornato in Sierra Leone per aiutare il suo popolo. Là ha costituito una casa di accoglienza per ragazzi soli affinché possano essere protagonisti del loro futuro.

Emanuele Golinucci di Trifit System, una palestra a Cesena e Gambettola ha raccolto con Ginger 29 mila euro grazie a 400 sostenitori. “Abbiamo scoperto – ha proseguito durante la pandemia, un latro modo di comunicare. Adesso abbiamo una community di 6.000 persone. Avvertivo la responsabilità di dare lavoro a 12 persone. Così ci siamo mossi”.

Francesca Vicini e Claudia Gianni dell’associazione Gli amici di Carlotta hanno raccolto 14 mila euro con 284 donatori. Carlotta aveva un cuore grande, ma fragile – ha detto la sorella Claudia -. Se ne è andata all’improvviso. La sua fine è stato per noi un nuovo inizio, per salvare vite, donando defibrillatori, grazie all’associazione Assocuore e al suo vicepresidente Luigi Pagliarani”.

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