"Gatozli acsè par rid" al teatro Esperia di San Carlo

Giovedì 2 gennaio alle 20.30 il teatro Esperia di San Carlo accoglierà la quarta tappa dello spettacolo itinerante in dialetto, sul dialetto e per il dialetto e i dialetti della Romagna, dal titolo 
"Gatozli  acsè par rid".

Cosa potrà trovare chi parteciperà? Un gruppo assortito di amici "artisti" per passione, come in ogni precedente occasione, ognuno a modo suo, con leggerezza, allegria, racconti, zirudele. Poeti e poete, dicitori e dicitrici associati o solo simpatizzanti di Te ad chi sit e fiol? verranno presentati al pubblico da Manuela Gori, chiamata fin dall’inizio alla stesura del progetto e a condurre queste serate, che organizzare e coordina  in nome dell’associazione.

Come e perché è nato “Gatozli”?

"Questi ultimi anni  - spiegano i promotori dell’associazione Te ad chi sit e' fiol - hanno reso difficile il contatto tra le persone, organizzare eventi, per i noti motivi. Il dialetto, che rappresenta la socialità, la voglia di incontro, la comunicazione, anche un pò chiassosa, ha trovato un duro ostacolo nelle restrizioni, nel distanziamento sociale.

"Da buoni romagnoli - proseguon - non ci siamo arresi e appena è stato possibile ci siamo rimessi  in moto per ritrovare lo spirito che da sempre ci ha contraddistinti: l’amore per il dialetto, la voglia di farlo conoscere, farlo ascoltare e magari farlo parlare. Sono ripartite le proposte dei pomeriggi di poesia in dialetto nella Biblioteca Malatestiana ma volevamo aggiungere qualcosa di nuovo nel panorama della nostra lingua locale. Confrontarsi sulle idee e poi mettere sulla carta delle nuove proposte è stato alla fine abbastanza semplice. Gatozli, acsè par rid perché ridere, sorridere, fa bene".

"Abbiamo inoltre buone notizie. Dato il bel riscontro avuto nelle serate precedenti, il comitato organizzativo dell’evento presieduto da Leonardo Belli, presidente dell’associazione, insieme a Daniele Casadei, Manuela Gori , Radames Garoia, Maurizio Cirioni, Loris Martelli e Maurizio Balestra, ha deciso di donare in beneficenza a qualche ente, associazione o organizzazione locale, il ricavato dell‘offerta libera delle serate. Ringraziamo fin da ora chi, con la sua presenza, vorrà contribuire all’intento".

"Ci divertiremo col dialetto - concludono dall'associazione -  e uniremo la bella finalità dello scopo benefico.  Lo spettacolo sarà seguito da un piccolo ristoro offerto da Auser Cesena e Stefano Zavalloni (Vini Zavalloni). A  v’aspitèm".