Cesena
Partite questa mattina le nuove disposizioni previste dal Piano aria della Regione
Partono da oggi, lunedì 1 ottobre, fino al 31 marzo 2019, le misure per la qualità dell’aria e contro l’inquinamento previste dal “Piano aria integrato regionale”, con il quale la regione Emilia-Romagna mette in campo le misure necessarie per rientrare nei valori limite degli inquinanti atmosferici fissati dall’Unione Europea. Anche quest’anno i provvedimenti sono condivisi da Lombardia, Piemonte e Veneto, sulla base dell’accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano siglato dall’Emilia-Romagna e dalle altre regioni dell’area, con il ministero dell’Ambiente, dal momento che la Pianura Padana è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea e rischia una sanzione fino a 45 milioni di euro.
Quest’anno ci sono due novità che rendono il provvedimento più incisivo e restrittivo rispetto agli scorsi anni: da un lato rientrano nei divieti anche i veicoli diesel Euro 4 (per la città di Cesena diventano circa 10 mila le automobili che rientrano nei divieti, su un totale di 62 mila); dall’altro vengono introdotte le già note limitazioni su stufe e camini, che riguardano i generatori di calore al di sotto delle due stelle (0 e 1) alimentati a biomassa legnosa (pellet e legna), posti al di sotto dei 300 metri di quota (tale divieto è limitato al solo uso per riscaldamento domestico e non per l’uso dedicato alla preparazione di cibi).
Le limitazioni ordinarie riguardano le classi di veicoli più inquinanti che, per i prossimi sei mesi, non potranno circolare dal lunedì al venerdì (nella fascia oraria 8,30-18,30) in un’area che abbraccia buona parte del centro urbano. Al suo interno, come sempre, sono previsti alcuni percorsi liberi per il collegamento all’Ospedale “Maurizio Bufalini”, alle Case di cura “San Lorenzino” e “Malatesta Novello”, ai parcheggi di scambio e un corridoio che attraversa il centro. Sono esclusi dalle limitazioni i veicoli a benzina omologati Euro 2 o successive, i diesel omologati Euro 5 o successive, i ciclomotori e motocicli omologati Euro 1 o successive, i veicoli elettrici o ibridi dotati di motore elettrico, quelli funzionanti a metano o GPL, gli autoveicoli in car pooling, condivisi.