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lo strazio di chi è lontano

Ucraina. Il grido di dolore delle badanti: "Non riusciamo più a dormire. Telefoniamo a casa ogni ora"

"Speriamo finisca presto questa guerra, altrimenti arriverà anche qui da voi", dicono le donne ucraine in costante contatto con i familiari rimasti in patria. Il video del canto dedicato all'Ucraina

Una donna ucraina questa mattina alla Messa in rito bizantino nella chiesa di sant'Anna, in piazza del Popolo. Foto Pier Giorgio Marini

Sono in lacrime le tante badanti che questa mattina hanno gremito la piccola chiesa di sant'Anna, in piazza del Popolo. Non riescono a trattenere la commozione né quando le si interpella, né nel momento in cui parla il vescovo e cita i loro cari rimasti in patria (cfr pezzo a fianco). 

Meroslava è da vent'anni in Italia. A Cesena solo da uno. Prima era a Napoli. Il marito e due figli sono a Leopoli. Uno dei due figli è disabile "Li ho sentiti stamattina - dice mentre le è accanto e la conforta la signora cesenate per la quale lavora -. Speriamo finisca presto questa guerra, altrimenti arriverà anche qui da voi. Noi qui dobbiamo essere grati ai nostri soldati che stanno facendo tanto per noi. I loro sono gesti di puro eroismo e rimarrà vivo. Non morirà mai".

Le fa eco Marta, tornata in città il primo febbraio scorso, in Italia dal 2001. "Se avessi immaginato che ci fosse stata davvero la guerra, non avrei abbandonato i miei figli. Siamo orgogliosi del nostro presidente. È un vero presidente". Poi racconta della sua famiglia. "Non vogliono andare via. Mio marito, 50 anni, è tornato a fare il militare in questi giorni. Siamo di Termopoli, vicino a Leopoli, nei pressi della frontiera con la Polonia. Qui riusciamo a vivere sperando che l'Ucraina vinca questa guerra, con l'aiuto di Dio".

Poi il pensiero corre sempre ai propri cari. "Siamo in collegamento continuo con i nostri familiari - aggiunge sempre più commossa -. Stanotte i miei sono dovuti stare due ore nel bunker per gli attacchi aerei. Ci sentiamo spesso al telefono e con messaggi via whatsapp. La verità, comunque, è che non riusciamo più a dormire e neanche a vivere. Ci sentiamo ogni ora". 

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