emergenza sanitaria
Coronavirus, Pasqua affollata di delfini e tonni nel mare della Romagna
In questi giorni di “lockdown” l’Adriatico, azzurro e trasparente come non mai, si conferma paradiso di biodiversità
Branchi di delfini - tursiopi e stenelle in particolare - e tonni in questo periodo pasquale si sono avvicinati alla costa tra Rimini e Ravenna per farsi grandi scorpacciate di pesce. Lo rende noto la Regione tramite Apt servizi.
"Ragioni oggettive legate al minor traffico navale - spiega Attilio Rinaldi, presidente del Centro di ricerche marine di Cesenatico - hanno fatto diminuire moltissimo il disturbo sonoro e proprio ieri, lunedì 13 aprile, è stato filmato un gruppo di stenelle che si sono avvicinate alle nostre coste per cibarsi di pesce azzurro, di cui l’Adriatico abbonda. A differenza dei tursiopi - il delfino più comune in Romagna, il quale “viaggia” in solitario o al massimo in gruppi familiari - le stenelle, più piccole e più agili, viaggiano in gruppi di 60-70 individui, come abbiamo visto nei filmati riportati dai social".
Che l’Adriatico sia un paradiso di biodiversità è noto, e non solo agli addetti ai lavori: oltre 800 specie ittiche affollano questo spicchio di mare, compresi tartarughe e delfini, stimati in circa settemila individui. Questi cetacei stanno mostrando un significativo incremento nei loro contingenti - aggiunge Rinaldi - e il nostro è l’unico mare italiano dove, anziché diminuire, sono cresciuti di numero".
In questo particolare frangente di allarme sanitario, la comparsa di questi animali a ridosso delle coste assume un forte auspicio di ripresa vitale. Vari popoli della terra considerano i delfini, amici dei marinai, come spiriti protettori. Anche nel simbolismo cristiano il delfino è immagine di Cristo, l’Amico per eccellenza, Colui che conduce a “rive più sicure”.
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