Cesenatico
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oggi a bagnarola

Il figlio Damiano: "Grazie, caro babbo, per averci invitato anche oggi a questa mensa. Ci siamo tutti". Il parroco don Giovanni: "Piero, un esempio luminoso"

Chiesa strapiena per i funerali di Piero Zoffoli. Al termine della Messa lo ha ricordato anche l'ex parroco don Gilberto Gasperoni: "Vi ha lasciato una grande eredità: col suo esempio, ha indicato la strada da seguire. L'eredità più bella"

Chiesa piena a Bagnarola per i funerali di Piero Zoffoli. Il parroco don Giovanni Barduzzi mentre tiene l'omelia (Foto)

Chiesa piena con tanta gente in piedi oggi pomeriggio a Bagnarola per il funerale dell'87enne (era nato il 10 novembre 1931) Piero Zoffoli, padre dell'europarlamentare Damiano, già sindaco di Cesenatico e primo di cinque figli.

In chiesa tutta la famiglia, la moglie Agostina, le nuore, i generi e tutti i 14 nipoti. Tra i fedeli, il presidente diocesano di Azione cattolica Rosauro Amadori, l'ex Gilberto Zoffoli, gli ex vicepresidenti Marina Orioli e Oreste Golinucci, il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli e quello di Roncofreddo Massimo Bulbi. Tantissimi gli amici di Piero e della famiglia. Tantissimi gli aderenti di Azione cattolica. Di fianco all'altare, da un lato la bandiera di Ac, dall'altro un labaro del 1968/69 degli aspiranti di Ac. Tra i diversi concelebranti, il vicario generale monsignor Pier Giulio Diaco, don Marcello Palazzi, monsignor Virgilio Guidi. Ha presieduto la celebrazione il parroco don Giovanni Barduzzi.

Nell'omelia don Giovanni ha commentato il brano del Vangelo di Matteo in cui si narra della casa costruita sulla roccia. "È quello che ha fatto Piero: costruire sulla roccia. Lui stesso era una roccia. Lo è stato per tutti noi". Poi il sacerdote si è chiesto: "Cosa sostiene la nostra vita perchè non cada sotti i venti? Come è stato per Piero, un esempio luminoso e tangibile di fede cristiana vissuta nella vita di tutti i giorni. Piero è stato un esempio di credente vivace e inossidabile. Una roccia e una bandiera per l'Ac che proponeva in modo libero e sereno. E poi la famiglia, un dato per lui intoccabile. Ha lasciato in parrocchia molti segni di credente appassionato. La sua è stata la forza di una vita cristiana sempre più intensa. Ora Piero in cielo, già davanti al Signore che gli si fa incontro, sventola la bandiera più grande, quella della resurrezione. Voi familiari dovete un grazie riconoscente per aver avuto per quasi 88 anni un marito, un padre e un nonno così".

L'ex parroco don Gilberto Gasperoni, che per 35 anni è stato a Bagnarola, lo ha ricordato, assieme alla maestra Lena Sacchetti, come un dei più fidati e leali collaboratori. "Limpidità e di fede e uomo trasparente. Saldo. Piero è stato - ha detto molto commosso l'ex parroco - un dono di Dio per la sua famiglia e per la comunità parrocchiale. Un consigliere saggio per tanti. Grande catechista. Ha insegnato a due generazioni il fascino di Gesù, come lo aveva appreso da don Ercole Fiori. Estendeva il suo amore a tanti bisognosi e sofferenti. Devo a lui tanta riconoscenza". Poi, rivolto ai familiari, ha aggiunto: "La più grande eredità che un uomo può lasciare è indicare la strada percorsa alla luce della fede. Piero vi ha trasmesso la sua fede cristiana sincera e profonda. E questa è l'eredità più bella che si possa lasciare".

Il figlio Damiano, europarlamentare e già sindaco di Cesenatico, è intervenuto a nome dei fratelli. "Caro babbo - ha detto tra le lacrime - grazie per averci invitato anche oggi tutti a questa mensa, come ogni domenica quando ci trovavamo da voi. E noi ci siamo tutti, cinque figli e 14 nipoti. Qui a Bagnarola sei noto e sei vissuto. Qui ci hai fatto battezzare e qui abbiamo ricevto i sacramenti. Grazie babbo. Ti abbiamo visto pregare il rosario. Ti abbiamo visto visitare gli ammalati e gli anziani soli. Ti abbiamo visto fare catechismo. Ti abbiamo visto nei campi, impegnato a scuola negli organi collegiali. Ti abbiamo visto attore. Ti abbiamo visto scrivere i bigliettini per i compleanni. Ti abbiamo visto in compagnia dello zio che hai sempre tenuto in casa. Abbiamo ascoltato le tue parole, anche energiche, e i tuoi consigli. Babbo ti abbiamo sentito chiedere perdono..."

A nome dei tanti nipoti, uno di loro ha ricordato l'ultima consegna: "Fate i bravi, ragazzi, e state attenti a non sbagliare".

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