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Notizie Sir del giorno: Onu su migranti, ortodossi e questione ucraina, elezioni Svezia, Nicaragua, vescovi nordici, ricerca e sviluppo, ecumenismo a Bari

Le principali notizie dall'Italia e dal mondo

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Migranti: Bachelet (Alto Commissario Onu diritti umani), “governo italiano nega ingresso a navi Ong, conseguenze devastanti”. Un team in Italia

L’ufficio Onu dell’Alto Commissario per i diritti umani ha puntato il dito sull’Italia e sull’Europa riguardo alla gestione della crisi migratoria nel Mediterraneo e i crescenti atti di violenza e razzismo. Nel discorso di apertura della 39ª Sessione del Consiglio dei diritti umani in corso fino al 28 settembre a Ginevra, Michelle Bachelet, da pochi giorni nominata Commissario per i diritti umani, ha messo in guardia: “Il governo italiano sta negando l’ingresso alle navi umanitarie delle Ong. Questo tipo di atteggiamento politico e altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti su persone già vulnerabili. Nonostante il numero di migranti che attraversano il Mediterraneo sia diminuito, il tasso di mortalità per quelli che intraprendono questa pericolosa traversata è stato, nei primi sei mesi di quest’anno, ancora più alto rispetto al passato”. Bachelet ha annunciato l’intenzione di inviare un team in Italia “per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”. (clicca qui)

Ortodossi e questione ucraina: Patriarcato di Mosca, “non accetteremo questa decisione e dovremo interrompere la comunione con Costantinopoli”

“La Chiesa ortodossa russa non accetterà questa decisione. Dovremo pertanto interrompere la comunione con Costantinopoli, e quindi Costantinopoli non avrà più i diritti per rivendicare la sua leadership nel mondo ortodosso”. Usa parole dure il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa del Patriarcato di Mosca, in una dichiarazione rilasciata ieri sera alla stampa in merito alla nomina da parte del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli di due suoi gerarchi per l’Ucraina in vista della concessione della autocefalia della Chiesa ortodossa ucraina. “Questa azione è stata intrapresa in violazione dei canoni della Chiesa e non può rimanere senza risposta”, dice Hilarion. “Speriamo che Costantinopoli riconsideri questa decisione. Se ciò non dovesse accadere, dovremo trovare una decisione appropriata e prendere provvedimenti in risposta”. (clicca qui)

Svezia: risultati elezioni. Parlamento frastagliato, populisti terzi. Consiglio delle Chiese, “occorre una coraggiosa ricerca del bene comune”

A seguito delle elezioni svoltisi ieri in Svezia, i 349 seggi del nuovo Riksdag risultano così distribuiti: i socialdemocratici del premier Stefan Löven avranno 101 parlamentari, avendo nelle urne ottenuto il 28,4% dei consensi (perdono 12 seggi e il 2,8% dei voti). La seconda forza per numero di voti sono i Moderati con il 19,8% dei consensi e 70 parlamentari, 14 in meno rispetto al 2014 (-3,5%). Il terzo partito più votato sono i populisti del Sd, gli Svedesi democratici di Jimmie Akesson, scelti dal 17,6% degli elettori. Hanno 13 seggi in più in parlamento, rispetto al 2014 (+4,7% dei consensi). A perdere 10 seggi sono stati anche i Verdi, che hanno ricevuto il 4,3% dei consensi (-2,4%). Sono quasi tutti in crescita i partiti più piccoli mentre rispetto alle previsioni della vigilia l’ultradestra è ridimensionata. In ogni caso appare difficile realizzare una coalizione di governo. Al termine di una riunione tenutasi oggi a Stoccolma, i responsabili delle Chiese che appartengono al Consiglio cristiano di Svezia hanno rilevato che “il Paese si trova a confronto con una situazione di stallo parlamentare”. Ma “la Svezia ha bisogno di una coraggiosa ricerca del bene comune”; da qui l’incoraggiamento ad “un nuovo modo di pensare oltre gli schemi politici”, per affrontare le sfide a breve e a lungo termine. (clicca qui)

Nicaragua: ieri manifestazione per la liberazione dei prigionieri politici. Proseguono attacchi alle Chiesa e a sacerdoti.

In Nicaragua, dopo il riuscito sciopero generale, l’opposizione al Governo del presidente Ortega si è rianimata. Manifestazioni si sono tenute nel fine settimana a Managua e in tutto il Paese e in particolare ieri molte migliaia di persone hanno partecipato, con una moltitudine di palloncini azzurri e bianchi, alla “Marcia de los globos” per la liberazione dei prigionieri politici. Nel frattempo, da parte dei fedelissimi di Ortega si continua a mettere nel mirino la Chiesa cattolica. Sabato su un muro vicino alla cattedrale di Managua sono apparse delle scritte con espressioni ingiuriose verso la Chiesa e i sacerdoti. Ieri l’arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale nicaraguense, card. Leopoldo Brenes, ha denunciato, a conclusione della messa celebrata nella chiesa di San Nicola da Tolentino, che “durante la celebrazione dell’eucaristia” in alcune chiese “ci sono persone che arrivano con altoparlanti” e disturbano le celebrazioni, e ha chiesto di avere “rispetto” per l’eucaristia e per le convinzioni dei fedeli. (clicca qui)

Sinodo giovani: assemblea vescovi nordici, fiducia nelle nuove generazioni e trasmissione delle responsabilità

Si è conclusa stamane a Stettino, Polonia, l’assemblea plenaria d’autunno dei vescovi nordici. All’inizio dei lavori i vescovi “hanno chiaramente espresso il proprio appoggio a Papa Francesco e gli hanno assicurato la loro preghiera e il loro sostegno”, si legge nella nota conclusiva dei lavori. Il 5 settembre, infatti, in apertura di plenaria, i vescovi avevano scritto una lettera in risposta alla lettera di Papa Francesco del 20 agosto scorso, ma anche in relazione al momento attuale “in cui la Chiesa è quasi lacerata da controversie” e agli “attacchi personali” diretti al Santo Padre. Nella lettera i vescovi invitavano i fedeli dei cinque Paesi nordici a una giornata di digiuno (il 5 ottobre) e di preghiera (il 7 ottobre) per il Papa e per la Chiesa poiché gli “abusi sessuali e di potere e conflitti interni ai livelli più alti offuscano il volto della Chiesa tutta”. A Stettino un tema centrale è stato il prossimo Sinodo dei vescovi. “La gratitudine per la vocazione, la fiducia nei giovani e la trasmissione delle responsabilità, al posto di malsani meccanismi di controllo, sono importanti per accogliere i giovani nella nostra Chiesa e accompagnarli adeguatamente nel loro percorso spirituale”, è il sintetico messaggio che i vescovi hanno incluso nel comunicato finale dei lavori, che sono stati segnati anche da numerose celebrazioni con le comunità locali cattoliche e cristiane. (clicca qui)

Ricerca e sviluppo: Istat, in Italia spesa in aumento. Nel 2018 previsto un incremento del 3,4% sullo scorso anno

Nel 2016 si stima che in Italia la spesa per ricerca e sviluppo (R&S) sostenuta da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università sia stata pari a 23,2 miliardi di euro, con un incremento del 4,6% rispetto al 2015. Anche l’incidenza percentuale della spesa sul Pil, pari all’1,38% nel 2016, è in lieve crescita rispetto all’anno precedente (era l’1,34% nel 2015). Lo ha comunicato oggi l’Istat diffondendo i dati di “Ricerca e sviluppo in Italia” riferiti al triennio 2016-2018. Nel 2016, è cresciuto anche il personale impegnato in attività di R&S conteggiato sia in unità sia in termini di unità equivalenti a tempo pieno (Etp). “Per il 2017 – ha aggiunto l’Istat – i dati preliminari indicano un aumento della spesa per R&S pari all’1,8% a valori correnti sia nelle imprese sia nelle istituzioni pubbliche (non sono ancora disponibili i dati sulle università). Nello stesso periodo registrano lievi variazioni gli stanziamenti per R&S di Amministrazioni centrali, Regioni e Province autonome: i fondi passano da 8,7 miliardi di euro del 2016 (previsioni di spesa assestate) a circa 8,6 miliardi di euro del 2017 (previsioni iniziali)”. Per quanto riguarda il 2018, “le previsioni fornite da imprese e istituzioni confermano un ulteriore aumento della spesa in R&S (+3,4% sul 2017): in particolare, istituzioni pubbliche +5,6%, istituzioni private non profit +4,9% e imprese +2,9%”. (clicca qui)

Diocesi: Bari, alla Fiera del Levante si discute dell’incontro del 7 luglio e di ecumenismo. L’arcivescovo Cacucci, “non perdere la memoria degli eventi”

“Su di te sia pace”, questo è il messaggio di Papa Francesco espresso dopo l’incontro con i Patriarchi e i capi religiosi del Medio Oriente tenutosi a Bari lo scorso 7 luglio. Ed è il messaggio che campeggia sulla facciata dello stand che l’arcidiocesi di Bari ha per la prima volta quest’anno all’interno della Fiera del Levante. Ed è sulla scia di questo grande evento che Nuova Fiera del Levante, arcidiocesi e Ucsi discuteranno, il 12, 13 e 14 settembre, dei problemi del Medio Oriente e del ruolo di Bari e di San Nicola quali ponti fra i popoli d’Oriente e Occidente. “Il programma di incontri – ha affermato l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci – ha chiaramente una sua continuità perché dobbiamo guardarci dal vivere gli eventi e dal perderne la memoria. L’evento dell’incontro dei Patriarchi a Bari si iscrive in quello che è tutto il cammino della nostra Chiesa e della nostra realtà barese e pugliese, a partire dal dopo Concilio, attraverso le commissioni miste cattoliche e ortodosse, fino alla visita del patriarca Bartolomeo e alla traslazione temporanea di una reliquia di San Nicola a Mosca e San Pietroburgo. Quindi bisogna saper leggere nell’insieme del cammino quanto stiamo vivendo”. (clicca qui)

Fonte: Sir
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