Dal Mondo
stampa

emergenza

Tsunami Indonesia: Caritas Italiana, “primi aiuti alle popolazioni colpite”. Oltre 280 vittime e mille feriti

Oltre 280 le vittime e più di mille i feriti. Aggiornamento delle 17,58: si parla di oltre 400 morti 

Foto agensir.it

“Caritas Indonesia si è immediatamente attivata attraverso i team di emergenza della diocesi di riferimento: la diocesi di Bogor sull’isola di Giava e la diocesi di Tanjung Karan sull’isola di Sumatra”. Lo annuncia in una nota la Caritas a proposito dello tsunami che ha colpito l’Indonesia, sabato 22 dicembre, causando oltre 280 vittime e più di mille feriti.

Yohannes Baskoro, responsabile della attività di Caritas Indonesia afferma che “il governo con facilità riesce a mandare aiuti e team logistici per i primi soccorsi”. “Anche i nostri team stanno raccogliendo informazioni, ma c’è ancora molta confusione dal campo. Certo i danni sono ingenti. Siamo pronti a fare quanto necessario per portare i primi aiuti alla popolazione colpita”. Il vulcano Anak Krakatoa, sempre attivo, nelle ultime ore ha rafforzato la sua attività e probabilmente – secondo gli esperti – ha creato una frana sottomarina che ha provocato lo tsunami. Il vulcano è situato nello stretto di mare tra l’isola di Giava – dove c’è la capitale Giakarta – e l’isola di Sumatra. Così sono state colpite le province di Lampung e di Banten.

L’Indonesia è stata colpita dal terremoto a Lombok, ad agosto, e dal terremoto in Sulawesi che ha provocato anche uno tsunami a Palu, causando più di duemila vittime. Due progetti di ricostruzione e aiuto in queste due aree sono già stati attivati da Caritas Italiana, che sta seguendo, anche in quest’ultimo caso, l’evoluzione dell’emergenza in coordinamento con Caritas Indonesia.

###################### Aggiornamento delle 17,58###############

“Si parla di quasi 400 morti e oltre 1000 feriti, la maggior parte a Sumatra. Il governo ha annunciato che le cifre aumenteranno. Inoltre c’è il pericolo di nuove onde, perché l’eruzione del vulcano Krakatoa ancora continua”: a parlare all'agenzia Sir è Matteo Amigoni, operatore di Caritas italiana che ha vissuto con la famiglia in Indonesia e nelle Filippine, in costante contatto con il team di Karina/Caritas Indonesia.

Chi si occupa di emergenze umanitarie non può fermarsi nemmeno a Natale, tanto più in un Paese come l’Indonesia, periodicamente flagellato da terremoti, alluvioni, tsunami, eruzioni vulcaniche. Quest’ultimo tsunami è arrivato totalmente inaspettato la notte del 22 dicembre, a causa del vulcano Anak Krakatoa, situato nello stretto di mare tra l’isola di Giava e l’isola di Sumatra. Le province più colpite sono Lampung e Banten. Secondo gli esperti è probabile che una frana sottomarina abbia provocato l’onda anomala. “E’ successo tutto in maniera molto repentina, non c’è stato nemmeno il tempo di dare l’allerta, come spesso accade nel Paese”, spiega Amigoni: “Perché quando lo tsunami è causato dal terremoto il mare prima si ritira e poi arriva l’onda. In questo caso l’onda si è alzata improvvisamente, non c’è stata nessuna avvisaglia”.

La maggior parte degli operatori di Karina/Caritas Indonesia era già in ferie per le festività natalizie. Appena saputo dello tsunami si sono subito attivati, soprattutto nelle due diocesi colpite: Bogor sull’isola di Giava e Tanjung Karan sull’isola di Sumatra. Anche se sono zone ben servite, con strade e infrastrutture, “c’è ancora abbastanza confusione – racconta -. Gli aiuti umanitari sono in viaggio e stanno arrivando ma la situazione è grave. Durante il terremoto di Lombok la devastazione è stata ampia ma c’erano meno morti. Stavolta il governo teme che le vittime totali saranno molte di più”. Così nei giorni di Natale e Santo Stefano i volontari cattolici delle tre parrocchie di Giava e Sumatra, nel Paese che ha il più alto numero di musulmani al mondo, andranno a distribuire i primi kit di aiuti alimentari. “Stanno aspettando di capire come si muoverà il governo per poi organizzarsi – conclude -. Al momento non si sa ancora di cosa c’è più bisogno. Sperano di fare l’appello di emergenza entro un paio di giorni e poi cominciare a fornire anche ripari, teloni, aiuti per i bambini e medicine”.

Fonte: Sir
Tutti i diritti riservati
Tsunami Indonesia: Caritas Italiana, “primi aiuti alle popolazioni colpite”. Oltre 280 vittime e mille feriti
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti) disabilitato.

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento