Il vescovo Douglas ricorda Benedetto XVI: "Ragionevolezza della fede e pulizia nella Chiesa"

Il vescovo Douglas Regattieri, che ha partecipato questa mattina ai funerali di Benedetto XVI in piazza San Pietro, ha presieduto poco fa in Duomo a Cesena la Messa vespertina della vigilia dell'Epifania in suffragio del Papa emerito. "Lo preghiamo perché continui a pregare per noi e per la Chiesa che ha guidato per otto anni con tanta intelligenza e zelo", ha detto il presule all'inizio della celebrazione.

Nell’omelia, monsignor Regattieri ha iniziato la sua riflessione ricordando le figure dei Magi con le parole di Ratzinger che li descriveva come “ricercatori della Verità”. Il presule ha poi ricordato Benedetto XVI come un "grande teologo", che "faceva teologia in ginocchio", citando papa Francesco.

Il vescovo ha fatto leva sulla "ragionevolezza della fede", al centro del magistero papa Benedetto, "opponendosi a quel mostro di luogo comune, nutrito da diverse filosofie, da diversi poteri, e favorito persino da scuole teologiche, secondo il quale è impossibile che un uomo ragionevole abbia fede, e viceversa", parole dello scrittore Davide Rondoni e riportate dal presule. Per monsignor Regattieri "la fede e la ragione sono due ali necessarie entrambe per volare in alto".

Il vescovo ha poi ricordato che “Benedetto XVI per primo ha denunciato gli abusi sessuali da parte di persone del clero. Dobbiamo dare atto al Papa emerito di aver chiesto che nella Chiesa si facesse un po’ di pulizia”. Il riferimento è al commento alla IX stazione della Via Crucis del 2005 e all'omelia "ascoltata con le mie orecchie, in piazza San Pietro nel giugno 2010, a conclusione dell’Anno sacerdotale, quando il Papa si riferì esplicitamente alla burrasca che stava scatenandosi nella Chiesa”.

A conclusione della sua riflessione, monsignor Regattieri ha fatto riferimento alle "chiacchiere" che contrappongono Papa Benedetto a Papa Francesco, "considerando il primo più esposto nell’ambito della Verità e il secondo più a favore dei poveri. In realtà non esiste contrapposizione tra i due. L’amore di Dio è la sorgente di ogni amore e ogni gesto di carità stava in cima ai pensieri di Benedetto XVI. Lo dimostra l’inizio del suo pontificato con l’enciclica Deus Caritas est e la fine della sua vita, con le ultime parole sussurrate prima di entrare nell’agonia “Signore ti amo”".

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Di seguito, la fotogallery della celebrazione eucaristica a cura di Sandra e Urbano fotografi (Cesena)