Il sindaco Molari scrive a Giorgia Meloni

Cara Presidente del Consiglio dei Ministri,

sento l’esigenza di scriverLe, è questa una lettera accorata, perché quel che sta succedendo in Medio Oriente ci obbliga (se ancora facciamo parte della razza umana) a fare qualcosa.

Fare qualcosa in questa situazione di impotenza.

Sul conflitto israelo-palestinese ognuno ha le sue idee, si è formata un’opinione, su questo non entro nel merito.

So chi è Davide e chi Golia, chi con violenza occupa una terra e chi da decenni è alla disperata ricerca di un luogo nel quale vivere.

Chi le dice questo è un sindaco al suo terzo mandato che nel comune che amministra ha istituito il giorno della memoria ed ha posto proprio all’entrata del palazzo comunale una pietra d’inciampo dedicata al calciatore ebreo Arpad Weisz.

E’ parte del nostro pensiero che Hamas è un’organizzazione terroristica e che i 1300 morti che ha causato il 7 ottobre scorso siano un crimine terribile.

Come definirebbe Lei il comportamento del governo israeliano che in questi due mesi ha continuato a bombardare Gaza, comprese scuole ed ospedali?

Siamo ormai arrivati a quasi ventimila morti, di cui una buona parte donne e bambini; dopo una vita da insegnante, voglio parlare a nome di quei bambini, di quelli uccisi e di quelli che devono scappare dalle bombe e che soffrono la fame.

E’ questo un genocidio, un crimine contro l’umanità. 

Silenzioso e tremendo sento levarsi verso il cielo il grido disperato  dei bimbi di gaza, vittime innocenti, che chiedono solo di vivere.

Sento quel grido sconvolgente, che arriva alle nostre coscienze.

Anche la vita di una sola di queste piccole creature è preziosa, è da difendere. 

Per favore faccia qualcosa!

Serve una posizione chiara e netta.

Usciamo da questa disumanità, si parli di pace.

Lei può! Per favore faccia qualcosa perché questo lamento è tremendo.

Intanto presto sarà Natale!

Fabio Molari, sindaco di Montiano