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Per strade forestali e sentieri più regole e meno divieti

 Il Touring club italiano chiede una migliore percorribilità 

Strada forestale a Badia Prataglia (foto archivio Venturi)

Pubblichiamo, di seguito, una nota giunta in redazione a firma del Touring club italiano su percorribilità di sentieri e strade forestali.

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Si parla spesso di sentieri e strade forestali forse perché questo terribile periodo di emergenza sanitaria sta portando sempre più persone a scoprire il piacere di camminare o pedalare in sicurezza. Diventa così ancor più importante risolvere i problemi che ostacolano una tranquilla e sicura percorrenza di strade forestali e sentieri. È del tutto evidente che la norma che sembra vietarne la percorrenza a chiunque non sia proprietario o "addetto ai lavori" non supererebbe l'esame della Corte costituzionale oltre a quello del buon senso. È altrettanto vero però che la frequentazione di chiunque, con ogni mezzo e senza alcuna regola mette a rischio la percorribilità e la sicurezza di ogni percorso. È allora indispensabile, per evitare divieti, istituire regole per tutelare quanto più possibile le strade forestali e i sentieri escursionistici per la cui sorveglianza, tutela e manutenzione non c'è certo abbondanza di risorse economiche e umane.

I principali imputati sono i mezzi motorizzati ma anche il transito di animali di grandi dimensioni e peso. Non si vuole certo porre un freno all'utilizzo dei mezzi da lavoro o alla pratica dell'allevamento allo stato brado ma solo suggerire la corretta tutela o, almeno, l'eventuale obbligo di ripristino dopo il danneggiamento degli attraversamenti di strade forestali e sentieri escursionistici (facenti parte della rete nazionale del Club alpino italiano o con esso convenzionati perché non si possono prevedere percorsi protetti e segnalati ovunque e comunque) da parte del bestiame al pascolo o dei mezzi agricoli o forestali.

Quanto alla pratica del fuoristrada motoristico e dell'equitazione sarebbe forse da seguire l'esempio dei Paesi europei più "evoluti" in tema di turismo escursionistico (Austria, Svizzera ad esempio) che riservano a queste due categorie esclusivamente percorsi riservati o strade comunali e vicinali pubbliche e nel rispetto del Codice della strada. C'è poi il problema della sicurezza che, almeno dal punto di vista legislativo, potrebbe essere risolto codificando il principio generale della precedenza a chi procede a piedi anche per evitare (o, almeno, porre un freno) alla possibile conflittualità per il contemporaneo transito di camminatori e bikers soprattutto quando questi ultimi si muovono in gruppi molto numerosi. Va da sé che le regole imporrebbero sorveglianza sul loro concreto rispetto ma soprattutto non possono sostituire il buonsenso e la buona educazione ma questa considerazione non è certo esclusiva della percorribilità di strade forestali e sentieri. Regole chiare e certe però possono stabilire responsabilità giuridiche altrettanto certe oltre che fungere da deterrente per comportamenti dannosi. 

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