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Il Lions club del Rubicone omaggia Ilario Fioravanti e le arti

Ieri sera, venerdì 17 febbraio all'hotel Vista Mare a Valverde, un'intensa conviviale 

Il Lions club del Rubicone omaggia Ilario Fioravanti e le arti

Una serata dedicata alle arti, balsamo per questi tempi difficili. Ieri sera all’hotel Vista Mare di Valverde il Lions club del Rubicone ha consegnato i Lions Award 2023.

Ospiti e protagonisti al tempo stesso della serata, sono stati Adele Briani, vedova Fioravanti, ambasciatrice d’arte, che ha ritirato il Lions Award 2023 alla memoria artistica di Ilario Fioravanti, a conclusione dell’Anno Ilariano.

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Riconoscimento Lions anche per Marisa Zattini, art director de “Il Vicolo”, società di servizi culturali e progetti espositivi con sede a Cesena, e intensa promotrice dell’opera di Fioravanti,

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mentre il soprano Gladys Rossi - accompagnata dalla famiglia e in particolare dal figlio di 7 anni suo primo fan - ha ricevuto il Lions Award 2023 per la musica, per aver portato il bel canto dalla Romagna in tutto il mondo.

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Infine è stato assegnato il Lions Award 2023 per il teatro al Teatro della Rosa, nato dalla collaborazione artistica di Gianfranco Gori, autore e regista, con Giorgio Albertazzi. Con Gianfranco Gori ha ritirato il premio la figlia Giulia Gori, pianista che ieri sera ha accompagnato l’emozionante esibizione del soprano bellariese.

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La conviviale, aperta dal cerimoniere Flavio Ferrante, presenti il past president Massimo Gardini, il vicepresidente Fiorenzo Fantini e Abele Bellavista, responsabile regionale,

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è stata presieduta dal presidente Fabrizio Magnani che  ha messo a tavola – come tra vecchi amici – alcune tra le voci più preziose del presente, a partire da quella di Adele Briani che, sullo spunto del socio Carlo Sancisi, ha raccontato aneddoti – anche inediti - sulla vita di Ilario Fioravanti e sull’amicizia tra Fioravanti e Tonino Guerra, durata dal dopoguerra fino alla morte.

“Quando è arrivata la malattia - ha ricordato Adele - ed entrambi non potevano più andare fisicamente l’uno dall’altro, hanno continuato a parlarsi a suon di disegni e bozzetti. Tonino gli mandava una mezzaluna e Ilario gli restituiva una donnina… Sempre ironici e arguti fino alla fine, sono morti a 15 giorni di distanza l’uno dall’altro… Ma ci vorrebbero cinquanta serate come queste per raccontarvi tutte le storie”.  Un’Adele generosa di racconti che ha anche confessato: “non è stata una vita facile con lui. Affettivamente si, ma era molto impegnato, quindi è stata una vita complicata, di un uomo schivo che ha incontrato chi lo ha amato e valorizzato”.

Fra questi Marisa Zattini, che ha curato diverse esposizioni di opere dell’artista. Ieri sera l'architetto Zattini ha mostrato un toccante filmato ritraente Ilario Fioravanti intento a realizzare il “Diavolo”,  uno dei 22 arcani della mostra “Il diavolo e l’acquasanta-Tarocchi fantastici”, esposta al Museo archeologico di Sarsina nel 2009, voluta dal Comitato nazionale per il Millennio della Basilica Cattedrale di Sarsina, sotto la curatela da Zattini. Da non perdere, ha consigliato l’esperta, la mostra di opere del maestro dedicata al tema della "Donna" visibile al Mic, il Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, fino al prossimo 2 aprile.

Tra le arti, non poteva mancare la musica. Sempre sul filo del racconto, prima di esibirsi con la sua voce travolgente Gladys Rossi ha rivelato di avere iniziato tardi a cantare, e di avere scoperto casualmente la propria vocazione per il canto lirico grazie ad un gadget allegato ad un bagnoschiuma donatole dal padre. “Era una cassettina, allora la musica si ascoltava così – racconta - e io l’ascoltai subito, scoprendo Luciano Pavarotti. Mi innamorai della lirica e non la lasciai più”. Con il bis della pucciniana Vissi d’arte vissi d’amore, accompagnata da Giulia Gori al pianoforte, la cantante ha riscosso più e più applausi dai presenti.

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Ancora incontri e relazioni all’inizio della vicenda artistica di Gianfranco Gori, fondatore del Teatro della Rosa con il maestro Giorgio Albertazzi. “Quell’incontro mi ha cambiato la vita”, ha raccontato l’autore e regista nonché padre di Giulia Gori, affermata pianista. Il Teatro della Rosa è oggi impegnato nella divulgazione dell’arte musicale, teatrale, poetica e di comunicazione in laboratori dedicati alle nuove generazioni. Durante la serata Gori ha letto alcuni passi del libro "Il teatro dell’Angelo" di Gianfranco Gori, edito da Eta Beta, che vede in copertina un’opera di Ilario Fioravanti e altre 12 opere come incipit dei capitoli interni.

Al termine della serata il presidente Magnani ha annunciato i prossimi impegni, il 13 marzo la festa di compleanno del club e il 31 marzo la conviviale che vedrà ospite Andrea Novelli, presidente dell’Associazione italiana dislessia. In cantiere, ha detto il Magnani, un nuovo service in provincia di Forlì-Cesena per sostenere chi è affetto da disturbi dell’apprendimento, mentre 1350 euro sono stati donati all’hospice pediatrico di “Luci sul mare” grazie al mercatino realizzato dai soci e dalle socie del Lions Rubicone in occasione di Sant’Apollonia.

Non si farà invece il Carnevale, ma l’importo che sarebbe stato speso per la festa verrà donato alle popolazioni terremotate di Turchia e Siria. Perché la felicità non può essere tale se non è condivisa.

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