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Artigiani

Premio al valore artigiano per Carlo Pasini e la moglie Paola

I titolari del forno di Gambettola festeggeranno 50 anni di attività

Nella foto la consegna della targa. Da sinistra la presidente Confartigianato Daniela Pedduzza, Carlo Pasolini, la consorte Paola, il sindaco Letizia Bisacchi e il responsabile Confartigianato Livio Piraccini.

Premio al valore artigiano per Carlo Pasini e la moglie Paola, che il 1° gennaio 2020 festeggeranno 50 anni di meritoria attività nel forno tra corso Mazzini e viale Carducci di Gambettola, soci di Confartigianato. Un’istituzione del paese, l’unico forno che produce ancora in attività nel paese  A consegnarla sono stati la presidente di Confartigianato Daniela Pedduzza, il responsabile del comitato comunale Confartigianato Livio Piraccini, alla presenza graditissima del sindaco Letizia Bisacchi.

I coniugi Pasolini sono affiancati dal figlio Nicola, in veste di collaboratore, che nacque l’anno in cui aprì il forno. “Lo rilevai dal 1° gennaio 1970 e l’ho tuttora in affitto d’azienda – racconta Carlo Pasolini – dal vecchio forno Comini che aveva aperto nello stesso luogo nel 1938, dopo aver fatto tanta gavetta, fin da quando avevo 15 anni. Provai anche a lavorare come manovale, ma scelsi il forno perché si faceva meno fatica, pur lavorando di notte. Poi mi innamorai del
mestiere e Paola mi è sempre stata al fianco. Io impasto e sforno, lei vende, abbiamo adattato il tempo della famiglia a quel del forno al lavoro e viceversa”. “La mia più grande soddisfazione? – prosegue Pasolini -: l’apprezzamento dei clienti. Ho anche un vanto: aver inventato la treccia di ciabatta, croccante pane comune privo di grassi, il primo che finisce, il nostro marchio di fabbrica. Nel corso del tempo il consumo di pane è diminuito, per i mutati stili alimentari, abbiamo
eliminato i dipendenti, ma resistiamo a lavoriamo ancora 500 quintali di farina all’anno. Ho 77 anni e sento un po’ il peso del lavoro, ma continuo ad alzarmi ogni giorno all’una di notte per fare il pane”. “I clienti sono la mia seconda famiglia – aggiunge la consorte -: un altro prodotto che incontra molto il loro gusto sono i ‘biscotti della Paola’, che portano il mio nome, ma anche quelli li fa Carlo: io lo bado”, scherza la affabile consorte del titolare. “La consegna della targa per i 50 anni di attività non è stata una cerimonia – rimarcano la presidente Confartigianato Pedduzza – ma un incontro edificante, piacevolissimo e anche commovente, per certi versi, come quando Carlo e Paolo ci hanno mostrato il vecchio forno che ancora oggi utilizzano: una lezione sul campo, la loro,su quello che è l’amore per il lavoro ben fatto a beneficio delle persone. Abbiamo toccato con mano il valore artigiano, assaggiandolo anche nelle sue prelibatezze. Bisognerebbe portare qui le scolaresche”. “Sono attività come queste – ha detto il sindaco Bisacchi – che rendono più servita, coesa e vivibile la città. Dobbiamo salvaguardarle e preservarle con massima cura, sono una risorsa insostituibile”.

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