Rubicone
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Rontagnano e i caduti nelle due guerre mondiali

L’inizio dei lavori di ristrutturazione dei locali parrocchiali è stata l'occasione per "riprendere in mano" l'orologio del campanile acquistato quasi un secolo fa in ricordo dei caduti in guerra

La croce di Monte Spelano, edificata nel 1951 per ricordare i caduti della seconda guerra mondiale

La parrocchia di Rontagnano custodisce, da quasi 30 anni, un oggetto molto affascinante: l'orologio a pesi del campanile. La lapide del campanile ci racconta che la popolazione, negli anni Venti del ventesimo secolo, lo acquistò in memoria dei caduti della Prima guerra mondiale: 22 vittime più 3 dispersi.

Sino al 1993 esso ha fatto il suo lavoro, con l'aiuto del suo custode Pio. In quell'anno un fulmine lesionò il campanile. Il Comune di Sogliano al Rubicone restaurò e fece arrivare l'orologio nuovo, elettrico.

I parrocchiani insistettero perché il vecchio meccanismo restasse a Rontagnano e venne messo, appunto, in parrocchia. Un oggetto molto significativo.

Ora abbiamo i lavori di ristrutturazione dei locali parrocchiali: è stata l'occasione per "riprendere in mano" l'orologio.

L'orologio ci parla della Prima guerra mondiale, e la Seconda? In paese non ci sono lapidi. Mi indicano un colle sopra il piccolo paese di Barbotto: Monte Spelano. Arrivo in cima ed ecco una croce imponente e solitaria.

La croce venne costruita nel 1951 e il 20 aprile dell’anno successivo vescovo di Sarsina Emilio Biancheri la inaugurò con la celebrazione eucaristica, assieme ai parroci e parrocchiani. Nelle sue lapidi i nomi dei caduti di sette paesi! Mercato Saraceno, Colonnata, Tornano, Serra, Savignano di Rigo, Montepetra, Rontagnano.

La mia attenzione va ai caduti di Rontagnano: 13. Diversi deceduti lontano da casa, ma cinque hanno perso la vita a Rontagnano. Di questi cinque, due bambini: Antonio 3 anni, Filomena 5 anni, caduti assieme al babbo Livio e la mamma Adele. Naturalmente furono vittime di un bombardamento.

Non è stato semplice raccogliere notizie: sono passati più di 70 anni! In paese non ci sono parenti. Ho scoperto che una sorellina di pochi mesi è sopravvissuta: Dina. Fu adottata da un dottore di Bologna. Non si hanno notizie di lei.

Alla mia gente ho detto che i caduti delle due guerre sono angeli che hanno protetto Rontagnano in questi 70 anni, in particolare Antonio e Filomena. Riposino in pace.

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