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Diegaro-Del Duca Grama, fra insulti razzisti e scappellotti

Il commento del presidente dei rossoblù Michele Amaducci: "I giovani non hanno più l’educazione di una volta"

Salif Sow

La gara del campionato di Eccellenza tra Diegaro e Del Duca Grama è terminata 2-2 sul campo, ma a far ricordare questo incontro di metà novembre sarà ben altro. L’attaccante di casa Salif Sow (nella foto), autore di una doppietta, sarebbe stato protagonista, nel parcheggio adiacente lo stadio della società cesenate, di un brutto gesto rifilato all’avversario Daniele Grieco, dopo che questi lo avrebbe insultato ripetutamente sul piano razziale.

“Le cose non stanno proprio così - spiega il presidente dei rossoblù Michele Amaducci - non parlerei di un pugno ma di uno "scappellotto". Finita la partita Grieco stava andando a casa e ha rivolto altre brutte parole a Sow. Per tutta la partita il nostro ragazzo ha subito insulti razzisti dal suo diretto avversario e l’arbitro non ha fatto nulla. Esasperato dalla situazione, il mio giocatore ha reagito con uno schiaffo leggero sulla nuca”.

Secondo il racconto di Amaducci, che ha poi presentato un esposto dell’accaduto in federazione, così come gli ospiti a difesa del proprio tesserato Grieco, addirittura il centravanti di origine senegalese avrebbe subìto di peggio, tanto da essere costretto ad abbandonare la sfida in anticipo. “Lo abbiamo sostituito per un problema ai genitali. A palla lontana è stato vittima di un contatto con Grieco, che è stato autore di un colpo basso a tutti gli effetti”.

La gara di per sé è stata tesa per i cesenati nei 90 minuti di gioco: oltre all’espulsione di De Rose per un tackle scomposto, a fine partita sono scattati i cartellini rossi per Vitalino, lo stesso presidente Amaducci e Antoniacci.

Dopo la doccia di rito, è accaduto il fattaccio che ora la polizia dovrà analizzare per attribuire le rispettive responsabilità dei soggetti coinvolti. “Il nostro giocatore Sow si è tutelato tramite un suo legale, per aver ricevuto insulti razzisti. Domenica ha inoltre rilasciato la propria versione alle autorità sul posto su quanto sia avvenuto in campo”. Il calciatore del club ravennate, subito il colpo nell’acceso post partita, “dopo aver percorso qualche metro, è stato convinto a buttarsi a terra da alcuni amici - precisa Amaducci - per enfatizzare l’accaduto. Io ho detto "non vi vergognate di aizzare un ragazzo steso per terra? Cosa pensate di ottenere". Io credo che questa vicenda sia stata ingrandita. Grieco non è stato aggredito, c’erano anche dei tifosi presenti poco lontano”.

Sul posto è intervenuta l’autoambulanza che ha condotto il terzino classe 2000 al pronto soccorso. “Un fatto del genere non è mai accaduto - afferma il numero uno del club rossoblù - sicuramente va condannato in quanto brutto. I giovani non hanno più l’educazione di una volta. Il compito di educarli spetta alle società e i primi a dare il buon esempio dovrebbero essere i dirigenti. Non voglio far polemiche ma son deluso da alcune dichiarazioni uscite da rappresentanti del Del Duca, una società con cui abbiamo buoni rapporti”.

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