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Lorenzo Boschetti, il kitesurf e il sogno delle Olimpiadi 2024 a Parigi

“Allenarsi durante il lockdown è stato molto difficile. Ho usato molta forza di volontà per restare concentrato. Il primo allenamento in acqua l’ho effettuato il 7 maggio, dopo poche ore dall’ordinanza emessa dal sindaco Gozzoli. L’obiettivo è vincere e per farlo occorrono tanti sforzi”, dice Boschetti

Lorenzo Boschetti, il kitesurf e il sogno delle Olimpiadi 2024 a Parigi

“Poter tornare in acqua è stato come se lo avessi fatto per la prima volta”. Lorenzo Boschetti è entusiasta di aver ripreso le attività di hydro foil nella sua Cesenatico, specialità del kitesurf. È passata una settimana dal via libera alla pratica sportiva che fa dimenticare gli sforzi profusi da casa per mantenere uno stato di forma accettabile. “Allenarsi durante il lockdown è stato molto difficile. Ho usato molta forza di volontà per restare concentrato. Il primo allenamento in acqua l’ho effettuato il 7 maggio, dopo poche ore dall’ordinanza emessa dal sindaco Gozzoli. L’obiettivo è vincere e per farlo occorrono tanti sforzi”.

Il campione italiano in carica della specialità hydro foil ha cambiato squadra lo scorso ottobre e ora fa parte del Club Vela di Portocivitanova. Prima di poter spostarsi nella regione Marche, il romagnolo dovrà aspettare che i provvedimenti del governo sul Coronavirus siano meno stringenti. Le novità non finiscono qui per il classe 2000. “Da settembre collaboro con un’azienda di San Mauro Pascoli: la Moses Hydrofoil, una realtà tra le maggiori del settore per la produzione della pinna tipica dell’hydro foil, posta sotto la tavola da kite. Ci siamo incontrati la scorsa estate e in inverno abbiamo prodotto il nuovo materiale, entrando così nel programma del quadriennio olimpico 2020-2024. Abbiamo fatto il massimo e sono contento dei risultati”.

Il sogno nel cassetto è la qualificazione alle Olimpiadi del 2024 a Parigi, quando la specialità dell’hydro foil sarà inserita per la prima volta nell’elenco degli sport praticati. Per ambire al pass a cinque a cerchi, la strada sarà lunga e ricca di impegni. La stagione attuale è al momento congelata anche se non mancherebbero gli appuntamenti da cerchio rosso sul calendario. Il primo sarebbe il mondiale in Cina dal 4 al 10 settembre, poi il tricolore a Follonica in Toscana (dal 24 al 27 settembre) e infine l’europeo in programma il 13-18 ottobre a Oristano, in Sardegna. “I prossimi eventi sono in dubbio di svolgimento. Date le ordinanze regionali diverse. Ancora noi atleti non conosciamo quando potranno ripartire gli eventi internazionali e nazionali. Spero che tra fine agosto e inizio settembre ci possa essere la ripartenza. Vengo da un anno straordinario. Mi sento molto bene. Mai prima d’ora avevo raggiunto un livello come questo, anche grazie agli aiuti della mia famiglia. Bisogna essere forti, andare avanti e combattere”.

A causa del Covid-19 è anche sfumato un allenamento in Messico. “Ad inizio marzo saremmo dovuti andare oltreoceano ma siamo stati bloccati. Fortunatamente la squadra e io siamo stati in Sardegna per svolgere dei test con la Federazione prima del lockdown”.

Nella totale incertezza degli eventi agonistici, come procede il programma? “Tutti i giorni nei quali c’è vento, mi alleno in acqua. A terra pratico corsa e svolgo piccoli richiami atletici, con minor intensità rispetto a qualche settimana fa”.

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