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Olbia Cesena 2-1, le interviste

Nell'esordio stagionale con l'Olbia, la sconfitta fa male ai bianconeri

Foto Olbia calcio

C’è il semaforo rosso per il Cesena nell’esordio stagionale sul campo dell’Olbia. Allo stadio “Bruno Nespoli” matura una sconfitta per 2-1 che fa molto male. Il primo tempo infatti è stato tutto di marca bianca, con i sardi capaci di andare in doppio vantaggio con i gol dell’ex Nanni (28’) e di Ragatzu, capace quest’ultimo di trasformare un calcio di rigore. Tra i due episodi chiave, i romagnoli hanno fallito invece il possibile pareggio, con Cristian Shpendi che si è visto chiudere lo specchio dall’ottimo Rinaldi, protagonista assoluto della ripresa. Nei secondi 45 minuti infatti il Cavalluccio cambia modulo con l’innesto dell’attaccante Ogunseye e diventa padrone del campo. Simone Corazza si divora tre palle gol, di cui due nella stessa azione, esaltando le doti del portiere di casa Rinaldi. L’estremo difensore dei sardi si arrende solo all’incornata di Ogunseye al 74’, su calcio dalla bandierina di Adamo.

Mister Toscano analizza così la sconfitta: “mi aspettavo un’Olbia organizzata che concedeva poco. Nel primo tempo siamo stati sottotono e non abbiamo fatto bene. Loro sono stati migliori nell’intensità, determinazione e nelle seconde palle. Hanno sfruttato le nostre zone scoperte; noi siamo stati lenti nella costruzione e non trovavamo gli spazi giusti che erano pochi. Gli assenti (Silvestri, Saber e Kargbo, ndr) non sono giustificazioni perché nel secondo tempo la squadra ha reagito e creato. Fino alla fine ha cercato di mettere in piedi la partita compromessa nel primo tempo. Salvo proprio questo: i ragazzi hanno fatto di tutto per rimettere in piedi la gara. Ogunseye? Doveva crescere di condizione, è importante per noi, darà il suo contributo perché sta lavorando con tanto impegno e volontà”.

E proprio l’attaccante, uno dei tanti ex della sfida, ha parlato in sala stampa dopo il ko. “Sono felice per il gol, il primo con questa maglia, ma dispiace il risultato. L’Olbia ha fatto 50 minuti molto bene, soprattutto nel gioco. Noi non siamo stati bravi nel primo tempo a far girare palla, eravamo lenti. C’è del lavoro da fare”. Nonostante ciò, dal suo ingresso in campo la musica è cambiata. “Ancora non sono al 100 per cento - precisa il centravanti -, sto recuperando. Mi manca un po’ di ritmo gara, mi sento bene e sto lavorando tanto”.

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