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emergenza sanitaria ed economica

Coronavirus, Baccini scrive a Franceschini: "più attenzione al turismo termale e della montagna"

Per l'Amministrazione comunale di Bagno di Romagna servono regole operative precise connesse a chiari programmi temporali

Marco Baccini (foto archivio)

L'Amministrazione comunale di Bagno di Romagna torna a scrivere al Governo. 

Questa volta il sindaco Marco Baccini e l’assessore al Turismo Francesco Ricci si rivolgono al ministro Dario Franceschini e all’assessore regionale Andrea Corsini, per chiedere più attenzione al settore turistico termale e delle aree di montagna, "in un momento in cui vediamo concentrare l’attenzione esclusivamente sul comparto balneare”.

Le richieste vertono su tre fronti. "Innanzitutto - scrivono gli amministratori locali - il problema economico che si è creato con il dovuto blocco delle attività. La necessità che segnaliamo è quella di poter disporre di linee di credito con orizzonti temporali di rateizzazione superiori agli attuali sei anni individuati, anche per permettere di affrontare il problema dei pagamenti delle utenze, che seppur in fase di chiusura delle attività continuano ad imporre costi fissi non indifferenti. Su questo piano, è logico e necessario una misura nazionale per l’eliminazione della tassa sui rifiuti almeno per il periodo di chiusura delle attività.

Un secondo importante snodo per la ripresa del settore è poter contare su regole operative precise connesse a chiari programmi temporali per la riapertura degli stabilimenti termali. Strutture con ingenti costi di gestione, data anche la valenza sanitaria che svolgono, già difficilmente potranno reggere l’urto di chiusure estremamente prolungate, ma soprattutto non potranno sostenere ulteriori costi connessi a ingressi contingentati e a protocolli di gestione “asfissianti” senza un sostegno economico ad hoc o in assenza di una maggior semplificazione burocratica.

In ultimo, ma di rilievo drammaticamente sostanziale, è il tema del gettito della tassa di soggiorno. Per piccoli Comuni come Bagno di Romagna, l’entrata dell’imposta di soggiorno rappresenta il motore della sostenibilità e programmazione dell’intero settore turistico. Un “vuoto” di entrata in assenza di misure compensative rappresenterebbe un “disastro” per la ripresa a medio-lungo termine del comparto".

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