Valle Savio
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I sindaci della Valle Savio chiedono lo stop alla Tari per le attività sospese

Dopo la richiesta ai gestori del trasporto pubblico di rimborsare gli abbonamenti agli studenti per i servizi non fruiti, i sindaci dell’Ambito montano dell’Unione Valle Savio questa volta si rivolgono ad Atersir, Regione ed Hera per chiedere l’esenzione totale della Tassa rifiuti per il periodo di sospensione delle attività produttive

I sindaci della Valle Savio chiedono lo stop alla Tari per le attività sospese

Dopo la richiesta ai gestori del trasporto pubblico di rimborsare gli abbonamenti agli studenti per i servizi non fruiti, i sindaci dell’Ambito montano dell’Unione Valle Savio questa volta si rivolgono ad Atersir, all’assessore regionale all’ambiente Irene Priolo ed all’amministratore delegato di Hera Tommaso Tommasi di Vigano per chiedere uno sforzo per l’esenzione totale della Tari per il periodo di sospensione delle attività produttive.

"Abbiamo appreso del lavoro svolto in sede di Consiglio d’Ambito di Atersir alla presenza dell’assessore Pirolo e delle proposte avanzate quale sintesi dei diversi gradi di intervento ed al riguardo – comunicano Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna, Enrico Cangini sindaco di Sarsina, Monica Rossi sindaca di Mercato Saraceno e Enrico Salvi sindaco di Verghereto – in qualità di sindaci di Comuni di piccole dimensioni non possiamo non evidenziare come l’unica richiesta sostenibile sia quella di ottenere un riconoscimento a livello centrale di risorse che consentano un azzeramento della Tari per le imprese oggetto dei provvedimenti di sospensione, da raggiungere, ove le prime siano insufficienti al risultato, anche con l’applicazione di tutte le risorse disponibili a livello di Ambito ed anche con un impegno del gestore, ma escludendo un impegno degli enti locali".

"I bilanci dei Comuni di piccole dimensioni – dichiarano i quattro sindaci – non hanno capacità di sostenere manovre anche solo compensative in termini di riduzioni di entrate o di agevolazioni, se non rientranti in corrispondenti riduzioni di spesa o sostegni alle entrate. In tal senso, già il differimento delle scadenze degli incassi a fine anno rappresenta il massimo sforzo che i nostri piccoli Comuni riescono a praticare, non senza qualche difficoltà di cassa. Pertanto, una manovra che comprenda anche un impegno degli Enti locali finirebbe per creare ingiuste differenze tra le imprese dei Comuni più grandi, con disponibilità di bilancio superiori ed imprese dei Comuni più piccoli che non hanno capacità di intervento".

"In questo quadro, invece, una esenzione della Tari per tutte le imprese sospese, indipendentemente dai luoghi di operatività o sede legale o da altre variabili, è una manovra quanto mai necessaria e giusta per riconoscere al settore imprenditoriale quel sostegno economico e quella fiducia, che rappresentano gli elementi imprescindibili per affrontare il gravoso percorso di ritorno alla competitività. Condividiamo l’appello di tutte le Associazioni di categoria che chiedono l’esenzione della Tari per il periodo di sospensione delle attività, quale misura di giustizia sociale ancor prima che di sostegno economico e siamo disponibili a condividere la richiesta nei nostri Consigli Comunali per un sostegno più ampio e forte".

Fonte: Comunicato stampa
I sindaci della Valle Savio chiedono lo stop alla Tari per le attività sospese
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