E45
Il sindaco Marco Baccini scrive al ministro Matteo Salvini
Il primo cittadino bagnese ha sollecitato l'impegno sul ripristino della ex 3bis Tiberina
Immediatamente dopo l’insediamento del nuovo Governo il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini ha inviato una missiva al neo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini per chiedere un impegno sulla questione del ripristino della ex 3bis Tiberina.
"Nel cogliere l’occasione per congratularsi per l’importante incarico a ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - scrive il sindaco Baccini - ribadisco il problema irrisolto della ex 3bis Tiberina, che da oltre 20 anni preclude la connettività stradale dell’Italia centrale e che deve trovare una definizione".
"La gravità della situazione – specifica il sindaco – è esplosa nel 2019, quando anche la parallela E45 fu interdetta al traffico per un anno a causa di un provvedimento di sequestro per rischi di cedimento.
In quella fase emerse che il traffico viario dell’Italia fu effettivamente spezzato in due, con ripercussioni economiche e sociali gravissime, che interessarono l’allora Governo Conte, senza tuttavia che l’intervento dei ministri Di Maio e Toninelli abbia risolto la situazione".
"Da quel momento in poi, insieme agli altri sindaci del territorio abbiamo incontrato i ministri che si sono susseguiti – con i rispettivi vice-ministri e capi di gabinetto – i quali tutti hanno riconosciuto la gravità della situazione e la necessità di risolverla, ma senza che nessuno abbia dato fattivamente seguito alle dichiarazioni espresse.
"In sintesi - prosegue Marco Baccini - agli studi progettali fatti serve un finanziamento di 40 milioni di euro, sufficiente e necessario a eseguire lavori e opere utili alla riapertura della strada in questione.
Il precedente Governo ha già stanziato 5 milioni, che stiamo gestendo per iniziare le prime opere e per dar seguito alla progettazione, attraverso una convenzione che vede coinvolte le Provincie di Forlì-Cesena e Arezzo ed i Comuni del territorio interessati".
"Senza un ulteriore finanziamento - scrive ancora nella sua lettera Baccini - anche questo sforzo rischia di essere vano oltreché irragionevole.
Pertanto, la mia è una richiesta di interessamento e impegno fattivo alla soluzione di questo annoso e pericoloso problema di collegamento stradale, al fine di evitare che le Comunità locali e tutte le imprese di questi territori debbano affrontare ancora una volta i disagi e danni che un’ulteriore interruzione della E45, per qualsiasi motivo, possa generare.
Nel 2019 hanno resistito con fatica, coraggio e ostinazione, ma oggi non sopravvivrebbero".
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento