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Nuovi invasi e costi ecosistemici

Romagna Acque ha ospitato l’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo

Nella foto, la delegazione regionale e gli altri intervenuti in posa sulla Diga

Romagna Acque ha ospitato, venerdì 16 ottobre a Ridracoli, l’assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, accompagnata dai dirigenti regionali Cristina Govoni e Paolo Ferrecchi.

 

La delegazione è stata accolta dal presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè. Nel primo pomeriggio si è svolta una visita alla diga di Ridracoli, con una passeggiata sul coronamento e l’illustrazione della strumentazione della casa di guardia, a cura di Piero Lungherini e Fabrizio Cortezzi di Romagna Acque.

 

Poi la delegazione si è spostata all’interno dell’Ecomuseo “Idro”, dove era programmata una riunione tecnica alla quale hanno partecipato diversi altri stakeholder territoriali: la consigliera regionale Lia Montalti; i sindaci di Bagno di Romagna, Marco Baccini (col vicesindaco Enrico Spighi), e Santa Sofia, Daniele Valbonesi; il professor Armando Brath del Dicam dell’Università di Bologna; il professor Riccardo Santolini dell’Università di Urbino; Samir Traini di Ref, Ricerche di Milano; il presidente della cooperativa Atlantide, Massimo Gottifredi, oltre a diversi responsabili di servizi interni a Romagna Acque.

 

Nel corso dell’incontro, la Società ha presentato all’assessore due dei progetti più importanti a cui sta lavorando da tempo: quello dedicato alla possibile progettazione di nuovi invasi in Romagna per affrontare, nel lungo periodo, problemi di siccità dovuti ai cambiamenti climatici (illustrato dal professor Brath, e da Gilberto Forcellini e Alberto Vitali di Romagna Acque); e quello relativo ai costi ecosistemici e alla possibile retribuzione in tariffa da parte dell’utenza (illustrato dal professor Santolini, da Traini di Ref e da Stefania Greggi di Romagna Acque).

 

Due tematiche importanti e delicate, su cui Romagna Acque si muove da tempo con studi già avanzati e importanti collaborazioni accademiche (per quanto riguarda i costi ecosistemici, fa parte del progetto anche la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa).

 

“È nostra abitudine, su tematiche relative alla risorsa idropotabile e alla sua gestione, muoverci anche in anticipo rispetto alla definizione normativa: per cercare di fornire contributi qualificati e fattivi al dibattito, grazie alla nostra esperienza più che cinquantennale sul territorio”, ha detto il presidente di Romagna Acque, Bernabè, introducendo gli interventi. “Le nostre proposte sono una base per aprire il confronto ed il percorso: abbiamo invitato oggi la Regione proprio perché ne riconosciamo il ruolo strategico in funzione delle scelte da programmare oggi per generare opportunità per il territorio, ed evitare i potenziali rischi futuri che potrebbero venire generati dai cambiamenti climatici”.

 "Gli stimoli ricevuti oggi sono chiari e per noi fondamentali, a maggior ragione in una fase come l’attuale, in cui stiamo cercando di mettere in fila e di coordinare gli interventi strategici prioritari per quanto riguarda il territorio regionale”, ha sottolineato in chiusura l’assessore Priolo. “Nei prossimi mesi seguiranno ulteriori incontri che porteranno a una maggiore definizione delle operazioni da mettere in atto nei prossimi anni”.

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