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"Sulla E45 tempi da record"

Il botta e risposta tra l'onorevole Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e i sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Bagno di Romagna Marco Baccini

"Sulla E45 tempi da record"

Vivace botta e risposta tra il segretario della Lega Romagna Jacopo Morrone e i sindaci di Cesena Paolo Lucchi e di Bagno di Romagna Marco Baccini che, insieme ai sindaci della Valle del Savio, si erano dichiarato solo parzialmente soddisfatti dopo l'incontro di ieri, martedì 5 marzo, a Roma convocato del ministro Luigi Di Maio sull'emergenza E45.

Con una nota inviata dall'ufficio stampa della Lega Romagna, l'onorevole Morrone dichiara che “saranno corrisposte in tempi strettissimi le risorse chieste al governo da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, per l’attivazione immediata degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aziende danneggiate dalla chiusura temporanea del viadotto del Puleto nell’E45. Soddisfatti, a quanto è dato di sapere, l’assessore regionale Paola Gazzolo e Cgil, Cisl e Uil. Dal governo e dal ministero del Lavoro c’è stata quindi una risposta rapida e precisa. E la riunione di oggi pomeriggio a Roma, con i vertici tecnici del ministero, verteva solo su questo tema. Non si capisce, quindi, di cosa si sia lamentato il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, seguito da altri fedelissimi come Marco Baccini e Monica Rossi. Oppure lo capiamo bene. Avendo ottenuto queste risorse senza dover penare, c’era bisogno di alzare il tiro per parlare male del governo a prescindere. Tra l’altro, il ministero ha richiesto con urgenza una quantificazione più puntuale delle risorse necessarie per coprire totalmente la cassa integrazione. Un modo per dire: muovetevi perché c’è la piena disponibilità a risolvere la questione. Per quanto poi riguarda i lavoratori autonomi, i tecnici del ministero hanno assicurato che per questi lavoratori non erano state avanzate specifiche richieste e avrebbero suggerito il loro inserimento. Altri temi, non riguardanti l’incontro odierno, ricadono nelle competenze del ministero dello Sviluppo economico e saranno eventualmente al centro di un altro tavolo. Ma che ci sia stata ‘scarsa attenzione’ da parte del Governo, come denunciano Lucchi e compagni, proprio non si può dire da nessun punto di vista, né sul piano del ripristino delle infrastrutture, che sta avvenendo, sembra, in tempi record, né su quello delle risorse. Da parte nostra, ringraziamo il ministro Luigi Di Maio e i tecnici del ministero del Lavoro che hanno operato bene e in tempi utili”.

"Mi permetto di far notare all’Onorevole Morrone - risponde con una nota il sindaco Paolo Lucchi - evidentemente distratto e peraltro assente dall’appuntamento odierno sull’E45, del quale avrà al massimo ricevuto un report - che la dichiarazione sull’esito dell’incontro non è “di Lucchi e di suoi fedelissimi come i Sindaci Baccini e Rossi”, ma anche dei Sindaci Enrico Salvi di Verghereto ed Enrico Cangini di Sarsina, entrambi espressione di liste collegate al centrodestra.
Strano che un politico ormai di lunga esperienza come Morrone, preso dalla vis polemica, non l’abbia notato.
Ma, poiché tutti ne conosciamo l’abilità, evidentemente un errore così marchiano, l’ennesimo di questo periodo, certamente sarà dipeso da una disattenzione del suo ufficio stampa. Per questo, è facile perdonarlo ed augurarsi che la sua struttura informativa in futuro rispetti un po’ di più la verità dei fatti......"

Pronta anche la risposta del sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini che risponde: "Caro Jacopo, ho letto il tuo comunicato e ti scrivo per chiarirti semplicemente alcuni aspetti, considerando che non ti ho visto ieri all'incontro a Roma. Sgombro subito un argomento dal tavolo: non sono fedelissimo di nessuno se non dei miei cittadini e delle aziende del Comune di Bagno di Romagna. Capisco che sia difficile da comprendere, ma non devo difendere gli interessi o la faccia di qualcuno. Mi impegno con un solo obiettivo, quello di difendere gli interessi della comunità che mi ha eletto a rappresentarla e cerco di farlo nel mio ruolo di rappresentante istituzionale, che abbraccia tutti i cittadini comunali a prescindere dalle appartenenze politiche.

Quel ruolo che mi spinge ad incontrare e ascoltare ogni singolo cittadino o impresa e a impegnarmi per risolvere ogni tipo di questione, o quanto meno a cercare tutte le soluzioni per farlo. Quel ruolo che ieri non ho visto nel Ministro Di Maio, con dispiacere e rammarico. Ancora una volta, non per questioni politiche, ma per l'interesse e il rispetto che un ministro dovrebbe avere verso sindaci, Regioni, associazioni di lavoratori e imprese.Non a caso, la risposta che abbiamo ricevuto ieri è stata una risposta positiva, ma parziale, che lascia ancora senza un concreto ritorno le molte aziende che stanno attraversando un periodo di grave crisi e che, se dovesse perdurare, potrebbe trasformarsi anche in chiusure e perdite di lavoro.D'altra parte, l'oggetto della questione era ben noto, considerando che lo abbiamo esplicitato in due note indirizzate al ministro a firma di 27 sindaci. Se ieri il ministro Di Maio fosse stato presente, dato il fatto che è anche ministro dello Sviluppo economico, avrebbe ben potuto ascoltare e programmare delle soluzioni.Come ho fatto in occasione dell'incontro al  viadotto Puleto, con serietà e rispetto istituzionale, prendo atto delle dichiarazioni di intenti e attendo che il ministro Di Maio ci convochi a stretto giro per fornirci, a questo punto, una soluzione concreta. Ribadisco, a quasi 60 giorni dalla chiusura della E45, il confronto non dovrà tardare.Così come non potranno tardare gli impegni dichiarati dal ministro Toninelli, di riapertura ai mezzi pesanti entro un mese dall'incontro al viadotto Puleto.E ripeto. Non lo chiedo per mettere in difficoltà nessuno o per difendere qualcun'altro. Lo chiedo per difendere quei cittadini e imprese di cui tutti noi, Sindaci, parlamentari, Ministri, in quanto organi rappresentativi eletti, abbiamo il dovere istituzionale di farlo e rendere delle risposte. Pertanto, resto in modalità di attesa istituzionale e fedelissima".

Immediata la replica di Jacopo Morrone:  “Non è indispensabile presenziare a una riunione per conoscere cosa sia stato detto e se quanto riportato da chi era presente sia stato riferito correttamente. Ieri ero obbligatoriamente presente in aula, alla Camera, per la discussione sulla riforma della ‘legittima difesa’, ma mi sono contemporaneamente interessato di conoscere gli esiti dell’incontro su un tema che ha sempre visto la Lega in prima fila. Più sorprendenti e confusi sono stati, invece, i resoconti di alcuni sindaci presenti. Spiace, poi, che il sindaco Marco Baccini non tenga a riconoscere quello che appare evidente, ovvero la sua vicinanza al sindaco uscente di Cesena. Lo dicono i fatti e soprattutto gli scritti di Baccini: due gocce d’acqua. Legittimo poi che il sindaco di Bagno difenda la sua attività e la sua parte politica, dato che ormai è saltata l’ambiguità del ‘sindaco civico’. Ma analizziamo la questione.

Indubbio che la situazione dell’E45 risulti grave da anni.

Indubbio che il progetto di una sua riqualificazione strutturale per una eventuale trasformazione in autostrada, con accorgimenti per non penalizzare i residenti, sia stata bocciata dal governo Pd, che di fatto ha declassato l’arteria.

Indubbio che, a fronte della chiusura del viadotto del Puleto, l’attuale Governo abbia fornito risposte a tempi di record.

Indubbio che in poche settimane il ministero del Lavoro abbia dato piena soddisfazione alle richieste del presidente Stefano Bonaccini, dei sindacati e dei lavoratori messi in cassa integrazione dalle aziende.

Indubbio che i tecnici apicali del ministero abbiano confermato la completa disponibilità a rispondere positivamente alle richieste.

Indubbio che la riunione di ieri si sia tenuta al ministero del Lavoro e quindi il tema fosse quello degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aziende danneggiate.

Indubbio che ogni richiesta riguardante settori diversi sia di competenza di altri ministeri e non del Tavolo riunito ieri.

Indubbio che un vicepremier, con due dicasteri così importanti, possa avere altri impegni e deleghi i vertici tecnici apicali di fiducia a rappresentarlo.

Indubbio che sia solo strumentale la pretesa di avere il ministro presente e di alzare un polverone per la sua assenza.

Indubbio che anche il ministero delle Infrastrutture e Anas stiano lavorando bene e con la celerità possibile.

Indubbio che l’intenzione di strumentalizzare questa grave vicenda per la prossima campagna elettorale sia stata vanificata dalla rapidità della risposta del Governo.

Indubbio che esponenti del Pd stiano cercando qualunque motivo per polemizzare.

Indubbio che i comuni amministrati da certi sindaci meritino di meglio”.

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