Al Rotary Novafeltria-Alto Montefeltro diocesi unite per la pace

I vescovi Caiazzo e Beneventi: "La pace non è pacifismo"

Rotary

La pace, dovunque e in ogni tempo, è l’obiettivo che il Rotary Club Novafeltria-Alto Montefeltro ha voluto ricordare incontrando due diocesi vicine, Cesena-Sarsina e San Marino-Montefeltro, e due vallate contigue, Savio e Marecchia.

Impegno internazionale

Il presidente del club feretrano Gian Angelo Marra, nella conviviale di ieri sera a Novafeltria, ha ricordato l’impegno del Rotary International, in ogni area del mondo, con i suoi operatori per la risoluzione dei conflitti, gli otto Centri universitari mondiali per la pace, le decine di borse di studio destinate a giovani impegnati nella lotta ad ogni guerra. 

I vescovi: “Il pacifismo è schierato”

Nel corso dell’incontro, i vescovi di Cesena, Antonio Giuseppe Caiazzo, e di San Marino-Montefeltro, Domenico Beneventi, hanno ricordato come la guerra frantumi la fraternità, la comunione, il crescere insieme e sia semina di ingiustizia e fetore di morte. La pace, hanno detto, non è pacifismo, la vera Pace è contro la guerra, ogni guerra. Il pacifismo è schierato, dimentica l’obiettivo della fratellanza fra gli uomini per posizionarsi a favore di una delle due parti in conflitto.

Esempi concreti di pace

Gli interventi del direttore del Seminario maggiore di Potenza, don Antonio Polidoro, e dei rappresentanti della Misericordia di Cesena hanno ricordato il comune impegno del Rotary, della Confraternita cesenate e del volontariato della città lucana teso ad alleviare, nel concreto e senza esposizione mediatica, le sofferenze di popolazioni che vivono ogni giorno le atrocità della guerra. L’imprenditore Valchirio Piraccini e il socio rotariano Guglielmo Poggioli, promotore della serata, hanno posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra le diverse associazioni che, sin dall’inizio della guerra russo-ucraina, si sono impegnate a raggiungere le città della Polonia confinanti con l’Ucraina, le quali hanno accolto e dato ospitalità ai rifugiati in fuga dalle atrocità del conflitto, portando loro aiuti in cibo, vestiario e beni di prima necessità.