Ciclo iconografico nella Cappella dell’episcopio. Opera del matematico Gianluca Bosi

Visita guidata per qualche amico e alcuni parenti. Per lavorare, raccoglimento e preghiera

L'immagine di Cristo con accanto due santi patroni della Diocesi, san Mauro e san Vicinio
L'immagine di Cristo con accanto due santi patroni della Diocesi, san Mauro e san Vicinio

Tre mesi di lavoro intensi, tutti i giorni. L’incarico affidato dal vescovo, su suggerimento di Benedetta Calderoni, la figlia dell’artista Adelmo

Bosi è l’autore del papiro di nove metri con la Bibbia in latino

Un piccolo capolavoro. Questa è la sensazione che prende il visitatore al suo primo approccio del ciclo pittorico realizzato dal prof di matematica Gianluca Bosi (insegna alle Medie del Sacro cuore, a Cesena) all’interno della Cappella che si trova nella casa del vescovo, l’episcopio appunto. Bosi è l’autore del papiro di nove metri in cui ha scritto tutta la Bibbia in latino. Opera esposta nella chiesa di san Zenone a Cesena e di recente portata anche al Meeting di Rimini (cfr pezzo al link qui sotto).

Bosi sull’Osservatore Romano

Del matematico e artista Gianluca Bosi ha parlato anche l’Osservatore Romano in articolo apparso nel febbraio scorso a firma del nostro direttore, Francesco Zanotti (cfr pezzo al link qui sotto).

L’incarico conferito dal vescovo Caiazzo

“Suor Benedetta Calderoni, la figlia dell’autore dei ritratti degli ultimi vescovi, gli ha fatto il mio nome – dice con disarmante candore Bosi – così l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo mi ha chiamato. Ci ho messo da giugno a settembre, lavorando tutti i giorni. Ho usato colori acrilici che dovrebbero resistere nel tempo”.

L’artista/matematico Gianluca Bosi illustra la sequenza dedicata alla creazione, nella cappella che si trova in episcopio, a Cesena

La sequenza cattura l’attenzione

La sequenza cattura subito l’attenzione. Si parte dalla creazione, poi si arriva all’incarnazione per terminare alla resurrezione, “con il mistero della Croce sul Golgota, nuovo giardino in cui nasce la Chiesa”, come scrive lo stesso Bosi nel suo blog.

Cristo con accanto i patroni della Diocesi

Nella parete in fondo, lo sguardo di Cristo risorto impresso sul Mandylion (immagine di Cristo sul velo), affiancato dai santi Vicinio e Mauro patroni della nostra Diocesi, raggiunge il celebrante, “mentre il celebrante – fa notare Bosi ai visitatori – celebra sotto il suo sguardo”.

Bosi fa notare il filo rosso che unisce la Madonna al tabernacolo

Proposta rimasta inalterata

“Ho proposto il progetto al vescovo – risponde Bosi alle sollecitazioni dei suoi ospiti – ed è rimasto tutto sommato quello. Alcune differenze riguardano il filo rosso che lega la Madonna con il tabernacolo e il sangue che scorre dal crocifisso sul teschio di Adamo. E anche sulla scelta del color tortora come sfondo a tutta l’opera che ricorda le icone, con il bordo rosso e oro.

Raccoglimento e preghiera

“Importante per me – scrive Bosi nel blog – è stato cercare di vivere questa esperienza della pittura in un clima di raccoglimento e preghiera, affinché la creatività trovasse la sua sorgente nella fede. E la fede fosse a sua volta rinforzata dal coinvolgimento personale nell’atto creativo”.

Il vescovo don Pino osserva il ciclo pittorico (foto: Sandra e Urbano fotografi, Cesena)