È morto Giorgio Forattini, il genio della satira italiana

Ha raccontato con ironia la storia del nostro Paese. Le sue vignette satiriche su "Panorama", "la Repubblica", "La Stampa", "il Giornale" e "QN "

Giorgio Forattini (foto dalla quarta di copertina del volume "Siamo uomini o giornalisti?", Milano, Mondadori, 2010)

È morto oggi a Milano, a 94 anni

Gli esordi a “Paese Sera”

Nato a Roma il 14 marzo 1931, Forattini è stato un grande disegnatore, vignettista e giornalista. Prima di diventare famoso, ha svolto diversi lavori: consulente per una casa di edizioni musicali, operaio, rappresentante di prodotti petroliferi (suo padre era un rappresentante dell’Agip) e di elettrodomestici. La svolta è avvenuta nel 1971, quando Forattini ha partecipato a un concorso indetto dal giornale romano “Paese Sera”, per il quale ha disegnato l’irresistibile personaggio di Stradivarius. Quest’ultimo è un rappresentante di commercio romantico e amante della musica che, quando torna a casa, si mette a suonare il violino con una parrucca in testa. Il “maestro” capitolino ha vinto il concorso ed è stato assunto dal quotidiano come disegnatore, grafico e collaboratore dell’impaginazione dello stesso giornale.

Frecciate quotidiane

È iniziata così la sua straordinaria carriera nella quale, attraverso vignette insieme intelligenti e ironiche, ha raccontato la storia del nostro Paese. Ha collaborato con importanti settimanali e quotidiani nazionali come “Panorama”, “la Repubblica”, “La Stampa”, “il Giornale” e le testate di “QN Quotidiano Nazionale”. Dal 1975 è diventato giornalista professionista, venendo iscritto all’Ordine dei giornalisti del Lazio. Per “la Repubblica”, Forattini ha creato nel 1978 “Satyricon”, il primo inserto di un periodico italiano dedicato tutto alla satira. Nel 1979 ha accettato l’incarico di direttore del giornale satirico “Il Male”. Con le sue frecciate quotidiane non ha risparmiato nessuno. Ha avuto anche un’intensa attività letteraria, costituita da 68 raccolte di vignette di grande successo.