Festival non più a Sanremo? La Romagna si propone

Il Mei chiede a Faenza, Forli, Cesena, Rimini, Bellaria e Castrocaro di fare squadra per una candidatura ufficiale unitaria

Jovanotti e i Rockin' 1000 a Sanremo 2025 (Foto ANSA/SIR)

Tiene banco, nelle cronache estive, la querelle tra il Comune di Sanremo e la Rai sul futuro del Festival della canzone italiana.

Tante ipotesi

Se non si dovesse raggiungere un accordo, nei prossimi anni la popolare manifestazione potrebbe lasciare la città dei fiori. Secondo indiscrezioni di stampa, la rete pubblica avrebbe depositato in sordina tre nuove domande di registrazione marchio: “Festival Rai della Musica italiana”, “Il Festival della Rai” e “Italian Song Contest Rai”. E allora si avanzano tante ipotesi sulle location, come quella lanciata oggi da Giordano Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti.

Sangiorgi promuove la Romagna

Per Sangiorgi “Faenza, storica capitale della musica indipendente da 30 anni con il Mei che celebra i tre decenni dal 3 al 5 ottobre prossimi, insieme a Forlì, storica capitale di uno dei più importanti festival di liscio, e Cesena, candidate insieme a Capitali della Cultura, insieme alle città della Riviera romagnola, Rimini in testa, e a località sedi di Festival di voci nuove come Bellaria e Castrocaro, potrebbero fare squadra e lavorare insieme alla Regione per candidarsi quale sede del più importante festival dedicato alla canzone italiana”.

Tradizione e innovazione

Secondo il patron del Mei, la Romagna avrebbe “adeguata capacità ricettiva, una struttura adatta sia per collegamenti sia per capienza e da sempre, legata a doppio filo, una storia legata alla tradizione ma anche all’innovazione della canzone italiana”.

Lavoro di squadra

Sangiorgi chiede che la candidatura unitaria “vada presentata ufficialmente in Rai dal presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale insieme ai settori turismo e cultura della nostra Regione, trovando grande consenso da tutti gli operatori dei settori turistici, culturali, musicali, enogastronomici e di altri settori a forte indotto”. Se ci sarà lavoro di squadra, si potrebbero avere “grandi probabilità di poter cogliere l’obiettivo”.