Francesca, missionaria digitale: da Castiglione al mondo. “Racconto la fede come la vivo”

La storia della 30enne di Castiglione, una dei cento “missionari digitali” del progetto “La Chiesa che ascolta”. Su Tik Tok parla a 20mila follower, quasi 7mila su Instagram

La foto è stata scattata alla recente settimana sociale svoltasi a Trieste. I missionari digitali con il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei
La foto è stata scattata alla recente settimana sociale svoltasi a Trieste. I missionari digitali con il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei

Dall’inizio, in piena pandemia, con alcuni video per “sfatare falsi miti”, ai 20mila follower su TikTok di oggi, il racconto della missione sul web di Francesca Parisi, di Castiglione

Tutto è iniziato per gioco, nel pieno della pandemia, “quando il web era l’unica finestra sul mondo”. Poi è arrivata la consapevolezza: si può evangelizzare anche sulla rete. Così è partita, Francesca Parisi, 30 anni, di Castiglione. E oggi è una dei cento “missionari digitali” del progetto “La Chiesa che ascolta” che ha l’obiettivo di parlare di Dio in quella piazza digitale che tutti frequentiamo e che ha linguaggi e stili propri.

L’inizio nel pieno della pandemia, “Quando il web era l’unica finestra sul mondo”

“Ho iniziato con qualche video ironico – racconta Francesca –. L’obiettivo era far capire che le persone credenti sono persone, non extraterrestri. È stata l’occasione per sdoganare qualche falso mito“. Una specie di hobby, un modo per esprimersi soprattutto. Poi, spiega Francesca, la consapevolezza è cresciuta fino al primo Meeting dei missionari digitali al quale ha partecipato l’anno scorso, a Lisbona, durante la Gmg.

L’ambiente digitale come luogo di missione

“Prima il mio volontariato era fatto con le persone – spiega – ma poi lì, assieme a persone dai carismi diversissimi, giornalisti, musicisti come i the Sun, illustratori, grafici, sacerdoti come don Alberto Ravagnani, e Lucio Ruiz, del Dicastero della Comunicazione, ho capito che la Chiesa finalmente vedeva anche l’ambiente digitale come un luogo di missione. E che c’è un modo di essere Chiesa sul web”. Così è cresciuta anche la responsabilità: quella di parlare di Dio “oltre il metro quadrato nel quale possiamo interagire in presenza. E dare briciole di Vangelo a persone lontane nel tempo e nello spazio”.

Oggi, 20mila follower su Tiktok, 6900 su Instagram

Con i suoi 20mila follower su TikTok e 6900 su Instagram, oggi Francesca parla di vocazione: “Sento che il Signore mi chiama anche qui”. Ma la cifra della sua comunicazione, a differenza di tanti altri influencer, è l’autenticità: “Racconto la fede come la vivo, compresi i dubbi che ho. Scherzando dico che ‘Dio mi ha rovinato la vita’”. Perché non fa sconti e cambia le prospettive. Lo ha scoperto a 20 anni, a Chieti, dove si è trasferita per ragioni di studio: “Prima era io il mio Dio, poi ho incontrato dei sacerdoti della Pastorale universitaria con i quali ho iniziato un cammino“.

Questo racconta Francesca nei suoi reel. Oltre al volontariato e al catechismo nella parrocchia di Castiglione. Potenzialmente, lo racconta a tutto il mondo.