Rubicone
Gambettola. A 50 anni dalla scomparsa il ricordo dell’arciprete don Giovanni Poloni
Buon pastore, attivissimo nell'azione cattolica, benefico, prudente e rispettoso di tutti
In ricordo di don Giovanni Poloni ad oltre cinquant’anni dalla scomparsa.
La memoria di don Giovanni Poloni
Il 22 dicembre 1964, 51 anni fa, lasciava questa vita terrena don Giovanni Poloni (1883-1964) arciprete di Gambettola per 43 anni (dal 1914 al 1957) che ha lasciato un ricordo indelebile di buon pastore, attivissimo nell’azione cattolica, benefico, prudente e rispettoso di tutti.
“Mi darò tutto a tutti”
Era nato a Cesena il 13 ottobre 1883 e ordinato sacerdote il 13 giugno 1908 da monsignor vescovo Giovanni Cazzani. Nominato cappellano a Carpineta dal 1908 al 1910, poi vice rettore in Seminario dal 1910 al 1914, divenne arciprete di Gambettola nel 1914.
Il suo ingresso venne descritto nell’opuscolo “Anime in festa” pubblicato il 3 settembre 1939 a Gambettola in occasione del suo 25esimo di ministero parrocchiale: “il 30 agosto 1914, era una giornata di sole pieno; i paesani accalcati l’attendevano sul ponte Rigossa. S’arresta con una ultima scossa una carrozza – riporta il Numero unico a lui dedicato – ne discende un prete, alto, giovane, un po’ emozionato. E’ lui, il nuovo arciprete. Un applauso, un commento e s’entra in chiesa ad udire la sua prima parola. Dice: Mi darò tutto a tutti. Un’ondata fresca e piena di vita scorre subito sulla parrocchia. Intensifica la pietà con catechismi, predicazioni, pratiche devote, raccoglie le prime reclute da lanciare contro i nemici di Dio allora furoreggianti, inizia benefiche opere di assistenza sociale. Viene però la guerra e don Poloni consiglia, conforta i rimasti e i partiti. Particolarmente commovente la corrispondenza a lui giunta dal fronte e ancora conservata. La pace rinvigorì il suo zelo; e il tempo della gioconda combattuta ricostruzione religiosa”.
“Nel 1933 – si aggiunge – ebbe il conforto di vedere l’intera parrocchia, in sentito omaggio intorno a lui…Venticinque anni sono passati. i capelli sono striati di neve e in parte caduti, il volto maturo, la volontà di ministero è intatta. Quante umiliazioni e quanti conforti, quante privazioni e quanti soccorsi, nascondono il suo schietto sorriso e la sua aperta cordialità! Pensiamo che lui ha battezzato i nostri figli, ha consacrato l’amore dei nostri giovani, ha confortato l’agonia dei nostri morti…”.
L’attività degli ultimi anni
Diventato, nel 1939, canonico onorario della Cattedrale, don Giovanni Poloni venne promosso, il 30 dicembre 1956, canonico beneficiato e il 4 gennaio 1957 prelato domestico di S. S. Il primo settembre dello stesso anno passava all’ufficio di canonico penitenziere, rinunciando alla parrocchia di Gambettola. Negli ultimi due anni di vita aveva sopportato con grande serenità una progressiva infermità che tuttavia non gli aveva impedito, se non alla fine, di esercitare assiduamente il ministero delle confessioni nella chiesa “del Suffragio” presso la quale risiedeva. Morì il 22 dicembre 1964 presso la Casa di Cura “San Lorenzino” e, durante il funerale, celebrato in Cattedrale prima di impartire l’assoluzione alla salma, il Vescovo rivolgeva a don Giovanni Poloni parole di affettuosa riconoscenza, ed esortava i presenti ad imitarne le virtù, la sua bontà d’animo e la serena e lieta amabilità di tratto che non impedirono l’energia pastorale e la grande dignità di vita. La salma fu sepolta nel cimitero di Gambettola dove la sua memoria sopravvive in cordiale venerazione e benedizione.