Rubicone
Gambettola ripudia la guerra: esposto lo striscione di Emergency
L'amministrazione comunale ha aderito esponendo il messaggio al centro Fellini
Anche il Comune di Gambettola ripudia la guerra. L’amministrazione comunale ha aderito alla campagna “R1PUD1A” di Emergency che ribadisce con forza l’importanza e l’adesione all’articolo 11 della Costituzione Italiana “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Questa mattina, sulla facciata di ingresso del centro culturale Fellini, sede della Biblioteca Comunale, in corso Mazzini 75, è stato srotolato lo striscione con scritto “Ripudia” per ribadire il no alla guerra scritto all’interno della Costituzione
La posizione di sindaco e Giunta
“La nostra storia ci dice di non tacere, di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime e lavorare per un mondo di pace e il dialogo”, l’appello dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Eugenio Battistini insieme a Emergency, presente questa mattina allo srotolamento dello striscione con le delegate Simona Bianco e Gabriella Giussani di Emergency Forlì.
“Con questa campagna è il Paese in prima persona a potersi esprime – ha proseguito il sindaco – perché il senso della Costituzione è inequivocabile e le persone possono darle nuova voce e farla vivere ancora. Perché dire “no alla guerra” è ovunque un’aspirazione ma è anche un modo per rispettare la storia del nostro Paese e dimostrare che la nostra Costituzione è ancora lettera viva. L’Amministrazione Comunale ha dunque aderito con convinzione alla campagna proposta da Emergency su tutto il territorio nazionale, lanciando da un luogo della comunità e della cultura questo importante messaggio che deve coinvolgerci quotidianamente in prima persona”.
Chi è Emergency
Emergency, nata per offrire cure medico chirurgiche gratuite di elevata qualità alle vittime della guerra e per promuovere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, dalla sua fondazione, è intervenuta in 21 Paesi curando, in tutte le sue strutture, oltre 13 milioni di pazienti nel mondo.
Attualmente l’organizzazione è presente in alcuni Paesi in cui c’è un conflitto in corso: in Sudan, nell’Ucraina e nella Striscia di Gaza in Palestina.
Proprio grazie alla sua esperienza sul campo Emergency afferma, ancora una volta, che il 90 per cento dei morti e dei feriti sono civili e che la spesa di un F35 vale quanto 3.244 posti letto in terapia intensiva.

