Giornate Fai di primavera

Il 22 e il 23 marzo aperture straordinarie per l'occasione

L'Officina dell'arte

Riprendono gli eventi primaverili organizzati dal Fai: porte aperte all’Officina dell’arte, casa Comandini e al rifugio antiaereo di via Mazzoni. A Savignano il protagonista sarà il centro storico

L’Officina dell’arte

Una collezione d’arte, che ripercorre un secolo di produzione, in uno spazio dove per anni il lavoro umano ha plasmato il ferro. L’Officina dell’arte (ex fonderia Giorgetti a Case Frini di Cesena) è la chicca delle giornate Fai di primavera, giunta alle 33° edizione, di scena il 22 e 23 marzo.

Si tratta di un luogo emblematico di Cesena: fu aperta nel 1955 da Urbano e Amedeo Fusconi e nei 65 anni di attività sono stati prodotti migliaia di manufatti in ferro. Un luogo che ha di recente preso nuova vita grazie all’impegno di un mecenate illuminato, Angelo Fusconi (figlio di Urbano), che lo ha trasformato in un vero e proprio spazio espositivo di opere del ‘900 e contemporaneo in ambito cesenate e romagnolo. Tra questi: Fortunato Teodorani, Giannetto Malmerendi, Ettore Bocchini, Alberto Sughi, Giovanni Cappelli, Luciano Caldari, Ilario Fioravanti, Mario Bocchini, Obes, Gazza, Osvaldo Piraccini, Silvano Barducci, Ugo Pasini, Leonardo Lucchi, Domenico Cancelli.

Le visite dalle 10 alle 17.30, in via Madonnina 50, sono a cura dei volontari del Fai.

Casa Comandini

Porte eccezionalmente aperte a Casa Comandini, la cui storia si intreccia con le vicende che hanno portato all’unità d’Italia prima e alla nascita della repubblica. La casa è in via Ubaldo Comandini e pare sia stata fondata nel 1828, come testimonia un frammento di intonaco rivenuto durante alcuni lavori di restauro. Si ha la sensazione di entrare in un luogo familiare, accogliente e pino di storia, dove i ricordi di famiglia sono presenti in ogni dove. Uno fra tutti: Giacomo (1826-1893), garibaldino partecipe dell’impresa dei mille, fece dipingere nel soffitto della sua camera nuziale la casa di Garibaldi a Caprera per omaggiarlo.

Le visite dalle 10 alle 17.30 sono affidate agli apprendisti ciceroni del liceo Monti.

Biblioteca Comandini

Si può ammirare anche la Biblioteca Comandini (all’interno Malatestiana) che comprende oltre 15mila volumi e quasi altrettanti opuscoli, 692 monete, 966 medaglie, 4.600 stampe, 479 manoscritti, 1518 testate di periodici e inoltre disegni, fotografie, cartoline illustrate, dipinti e sculture. Per l’occasione, negli gli spazi della biblioteca Piana, è stata allestita la mostra “Più oro dell’oro”.

Le visite, dalle 10 alle 18, sono sempre a cura dei liceali del Monti.

Il rifugio antiaereo

In viale Mazzoni, c’è il rifugio antiaereo rimasto chiuso per decenni. Lungo 65 metri, poteva contenere fino a 800 persone. Il tour, condotto dagli studenti dell’istituto Pascal Comandini, inizia con una narrazione storica che ripercorre la costruzione del rifugio nel 1940 e il suo utilizzo durante la seconda guerra mondiale (si rivelò fondamentale, tra maggio e dicembre 1944, in quanto Cesena fu bombardata 76 volte).

Si prosegue lungo i cunicoli scavati nel colle della rocca Malatestiana, tra ambienti ancora intatti, testimoniando l’angoscia e la speranza di chi vi trovò riparo. Il percorso si arricchisce di racconti diretti e testimonianze raccolte, restituendo al visitatore una profonda esperienza di memoria storica.

Orari visite: 9.30-13/14.30-17.30.

Il centro di Savignano

A Savignano sul Rubicone è protagonista il suo centro storico. L’itinerario – curato dagli studenti del liceo scientifico Curie – si apre con l’osservazione dell’immagine più antica della città: “Il voto della battaglia” di Giovan Battista Amato del XVI secolo, conservata in una sala del palazzo comunale. La passeggiata prosegue per le vie della città, dove sarà possibile sia rintracciare le parti architettoniche superstiti descritte nel dipinto, sia elementi riconducibili all’antica area di sedime del castello: dal ponte romano fino alla ricerca del centro abitato medioevale.

Infine, la fototeca Marco Pesaresi ospiterà una mostra di scatti storici che documentano il passaggio del tempo e degli uomini nei luoghi dell’antico castello di Savignano. Visite dalle 10 alle 17.