Diocesi
Giovani al Monte, anche il nuovo vescovo in cammino
I cinque gruppi iniziano il cammino. I giovani: "Un grandissimo invito. Ci tiene ad averci come interlocutori". La cronaca e le foto
Partono in questo momento i gruppi di giovani in cammino verso la Basilica di Santa Maria del Monte. Una partenza battezzata da una leggera pioggia.
Dalla cattedrale in cammino anche il nuovo vescovo
Con il gruppo che si è ritrovato davanti alla Cattedrale, c’è anche il nuovo vescovo, l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, che si è messo in cammino con scout e Gioventù studentesca. Abbiamo intercettato alcuni di loro.

Come avete accolto il fatto che il vescovo vi abbia voluto incontrare per primi? “Diciamo: Finalmente!”, affermano Maria Chiara e Pietro, capi scout e giovane coppia di sposi. “È un segnale chiaro, forte e concreto – proseguono -. All’inizio pensavamo fosse una prassi. Invece ci hanno detto che proprio il vescovo ha voluto questo e per noi è cambiato tutto. E soprattutto non ci aspetta lassù, ma è qui a fare la strada con noi“.

Il fatto che il vescovo vi abbia voluto incontra per primi cosa significa? “Mi ha suscitato emozione – dice Andrea, 14 anni in luglio, scout -. Ci tenevo a fare la foto con lui, mi sento protagonista anche io“. “Secondo te diventare vescovo può essere il sogno di un giovane di oggi?”, gli chiediamo. “Secondo me, sì – risponde candidamente -. Anche un giovane di oggi può desiderare di percorrere questa strada”.

“Ho riflettuto sul fatto che ci tiene ad averci come interlocutori – dice un altro scout -. Ci ha considerato per primi. Averci interpellato per primi vuole dire che vuole ascoltarci“.
Il gruppo partito dal cimitero: “Un grandissimo invito”
Per le zone Sarsinate, Valle del Savio, Dismano, il ritrovo è al cimitero urbano. Dice Pamela Ugolini, educatrice dell’Azione Cattolica di Pievesestina: “È stato un grandissimo invito e ci ha colpito il desiderio di rendere i nostri ragazzi protagonisti“.

Il gruppo è guidato da don Gianni Cappelli, parroco unità parrocchiale Mercatese. “Siamo chiamati perché un uomo è stato chiamato – afferma il giovane sacerdote -. Una Grazia, questo momento. Signore, voglio vivere una vita buona: apriamo il cuore a questo desiderio”. Poi un’Ave Maria, e inizia il cammino verso il Monte.
Federica e Sofia, 18 e 16 anni, sono convinte: “Pensiamo che il vescovo ci abbia invitato per coinvolgerci e con i nostri amici abbiamo detto anche noi sì”.
“Nonostante la fatica della salita, insieme, grazie all’amicizia e alla comunità, si sale volentieri”, aggiunge Agnese, 23 anni di Mercato Saraceno.

Entusiasmo alla rotonda dell’ospedale
Le zone Mare, Rubicone Rigossa e l’Unità pastorale Fiorenzuola si sono date appuntamento alla rotonda Madre Teresa di Calcutta, vicino all’ospedale. Tanti ombrelli, ma altrettanti sorrisi.

Il gruppo è guidato da don Marcello Palazzi, direttore della Pastorale giovanile della diocesi. Ci sono alcuni frati da Longiano e don Filippo Cappelli, parroco di Budrio e Badia. “Nè la fatica nè il maltempo fermeranno il nostro entusiasmo”, dice quest’ultimo. In cammino con i giovani anche don Giampiero Casadei di Cesenatico, don Stefano Pasolini di Calisese e Montiano e don Lawrence Arakkathara di Madonna del fuoco.

I giovani della Zona urbana: “Felici e curiosi”
Dall’Osservanza partono i giovani della Zona urbana, dopo un momento di preghiera in chiesa guidato dal parroco don Fabrizio Ricci. “Siamo molto felici di essere qui nonostante la pioggia – dice Jacopo, 13 anni, della parrocchia di San Rocco -. Vogliamo vivere insieme questo momento. La curiosità nei confronti del nuovo vescovo è tanta“.

“Questi momenti di gruppo sono rari all’interno delle attività annuali – ammette Matilde, 17 anni, di San Paolo -. È bello ritrovarsi con altri scout e altre realtà, creando nuovi legami con altri giovani. Spero che il nuovo vescovo ascolti i giovani. Sarebbe molto positivo”.
“Sono qui oggi perché ti ricordi solo quello che vivi – conclude Alberto, 17 anni, di San Rocco -. Sono davvero curioso di incontrare il nuovo vescovo, mi ha colpito il fatto che abbia voluto incontrarci per primi“.
