Il cordoglio per la morte di Antonio Paolucci, deceduto ieri sera, domenica 4 febbraio

Si è spento nella sera di domenica, a Firenze, il professor Antonio Paolucci, già sovrintendente del polo museale di Firenze e direttore dei Musei Vaticani, oltre che ministro per i Beni culturali tra il 1995 ed il 1996.

“Antonio Paolucci – fa sapere la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con un comunicato stampa –  è stato un protagonista di primo piano dell’ideazione e dello sviluppo del progetto delle grandi mostre della Fondazione di Forlì presso il Museo San Domenico, uno dei primi a credervi fermamente, quando Forlì era ancora del tutto sconosciuta ai grandi circuiti dell’arte.

Paolucci non esitò a mettersi in gioco in prima persona, accettando l’incarico che ha quindi tenuto fino allo scorso anno, di presidente del Comitato scientifico delle mostre, assumendo quindi più volte anche quello di curatore in prima persona, e soprattutto mettendo a disposizione della città di Forlì e della Fondazione la sua straordinaria competenza, la sua autorevolezza nelle relazioni con le istituzioni museali di tutto il mondo e la sua inesauribile passione”.

“A dispetto dei molteplici impegni come direttore, come studioso e anche come divulgatore – si legge ancora nel comunicato – non ha mai fatto mancare la sua industriosa partecipazione agli incontri di lavoro e la sua affabile vicinanza alle vicende forlivesi, testimoniandone la grandezza sia dal punto di vista professionale che umano.

Per la città di Forlì, per i Musei San Domenico, che da ministro contribuì ad avviare nella fase di restauro, per tutti gli studiosi impegnati nelle mostre della Fondazione – dai più affermati ai più giovani ancora ad inizio carriera – la scomparsa del professor Paolucci rappresenta una gravissima perdita, lenita solo in minima parte dalla gioia di aver potuto affrontare con lui le moltissime sfide che hanno portato a fare di Forlì uno dei cantieri culturali – per le grandi esposizioni – tra i più significativi a livello nazionale”.

“Queste mostre – osservò due anni fa lo stesso Paolucci presentando l’esposizione dedicata alla Maddalena – possono essere considerate un miracolo italiano, il miracolo di una città che ha voluto darsi una riconoscibile identità culturale e che, per riuscirci, ha saputo aggregare un blocco compatto di inventiva culturale, di determinazione politica e di risorse economiche guidandolo, senza incertezze e senza ripensamenti, al risultato”.

 “Con Antonio Paolucci – fa sapere con una nota stampa l’assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Mauro Felicori – se ne va una figura molto importante per la cultura nel nostro Paese. 

“Credette fin da subito all’idea di realizzare grandi mostre a Forlì, città fino ad allora al di fuori dei circuiti dell’arte- ricorda Felicori-. Accettò l’incarico, che ha mantenuto fino allo scorso anno, di presidente del Comitato scientifico delle mostre al museo San Domenico, mettendo a disposizione di Forlì e di tutta la regione la sua straordinaria competenza”.

“Ai suoi familiari – conclude Felicori – vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”.

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