Diocesi
Il saluto del vescovo Douglas al Pontefice: “Grazie, papa Francesco, le vogliamo bene. Ricordiamo bene le sue parole dette a Cesena il primo ottobre”
“Come vescovo di questa amatissima Chiesa particolare credo che non avremmo potuto ricevere un dono più grande, più bello e più prezioso: la sua parola che è risuonata forte e profetica nella nostra piazza e in cattedrale; i suoi gesti così eloquenti e carichi di passione per l’uomo specialmente quello più sofferente, gli anziani, gli ammalati, i bambini”. Lo ha detto il vescovo Douglas nel suo saluto al Papa, dopo quello rivolto a Bergoglio dall’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi.
“Grazie, Santo Padre, per la sua vicinanza, la sua prossimità di padre, di pastore e di fratello. Un conto è per la gente vederla in televisione – così tanti mi hanno detto – e un’altra cosa è ascoltarla a pochi metri e incontrarla nella propria città. Siamo venuti oggi per ringraziarla – ha proseguito il presule nel suo indirizzo di saluto – e le voglio dire che non dimenticheremo le sue parole‘non balconare’, ma di essere tutti protagonisti della vita sociale della nostra città. 2) E in cattedrale – tra le tante importanti sollecitazioni pastorali che Ella ci ha dato – ne raccolgo una, simpatica, ma non meno impegnativa: l’invito che Ella ha fatto ai preti di non fare colazione con l’aceto, ma di prendere un buon caffè-latte fuor di metafora, di essere sempre gioiosi, perché – toccati dall’incontro con Cristo – non si può non essere nella gioia.
“Padre santo – ha terminato il vescovo Douglas – qui davanti a lei oggi, nella cornice solenne di questa piazza che ci intimorisce un po’, vogliamo dirle che ci impegniamo a stare dentro alla vita da autentici cristiani, con il sorriso in volto perché illuminato da Cristo, nostra unica speranza. Le vogliamo dire, davvero con il cuore, ancora una volta: grazie, papa Francesco, le vogliamo bene!”.