Il vescovo Caiazzo al presepe di Case Missiroli: “Dio è venuto a dare un senso nuovo alla vita”

Inaugurato ieri il nuovo allestimento biblico animato scenografico realizzato dai coniugi Manuela e Vinicio Lombardi

Il vescovo Caiazzo al presepe di Case Missiroli

“Furono aperti i loro occhi e lo riconobbero”.

Allestimento curato da Manuela e Vinicio Lombardi 

È il tema di quest’anno del “Presepe biblico animato scenografico” allestito all’interno dell’oratorio di San Giuseppe, a Case Missiroli, lungo la via Emilia, nel territorio della parrocchia di Bulgaria. Ieri pomeriggio è stato inaugurato alla presenza, fra gli altri, del vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo e del parroco don Sauro Bagnoli. L’allestimento, come sempre, è una vera e propria catechesi animata con musiche, luci e voce narrante. A realizzarlo sono, da 23 anni, i coniugi Manuela e Vinicio Lombardi di Montiano con la collaborazione del gruppo degli Amici di suor Carletta.

Le scene di quest’anno

Tre le scene rappresentate. Nella prima, Dio si mostra di spalle a Mosè, secondo quanto narrato nel libro dell’Esodo. Nella seconda, l’episodio pasquale dei discepoli di Emmaus: i due non sanno che Gesù è risorto, lo scopriranno solo più tardi. Nella terza, la Natività, con Gesù riconosciuto come Cristo dai poveri e non dai potenti. “C’è un tesoro nascosto nella nostra vita – spiegano i coniugi Lombardi -. A volte è necessario cercarlo con impegno come i Magi, a volte si rivela in maniera inaspettata come ai pastori, a volte è necessario un cammino come per i discepoli di Emmaus”.

La scena della Natività nel presepe di Case Missiroli

Il vescovo: “Dio cammina con noi e ci accompagna”

“La storia di Gesù Cristo – ha detto il vescovo Caiazzo, apprezzando la realizzazione visitata per il primo anno e il suo messaggio – è la nostra storia, perché Dio ha assunto la nostra condizione umana ed è venuto a dare un senso nuovo alla vita. Dio nessuno l’ha mai visto. Mosè l’aveva visto di spalle: il volto di Dio non si poteva vedere. Chi vedeva Dio significava che era morto. In Gesù, Dio si è fatto vedere, così come realmente è. Da creatore si è fatto creatura per dire: io sono con voi, sempre, e cammino con voi, nella vostra storia e vi accompagno“.

Il presule ha quindi ammesso di apprezzare quei presepi in cui si inserisco anche personaggi di oggi e non solo quelli di un tempo, a testimonianza del fatto che il Signore viene per noi oggi. “Il Dio nel quale crediamo – ha specificato il vescovo – non è un Dio lontano, sta con noi, è con noi, soffre con noi, gioisce con noi, patisce con noi, fa festa con noi, muore come noi, ma risorge”. Da qui il messaggio di speranza: “Anche in questo tempo, così difficile, così duro, così brutto, così pieno di tensioni, di guerre, di ingiustizia, il Signore viene per portare ancora una volta quella parola che è risuonata la notte di Natale: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama, perché il Signore ama tutti“.

Aperture e orari

L’allestimento sarà visitabile dal 25 dicembre al 6 gennaio e il 10 e 11 gennaio, dalle 15 alle 18. L’ingresso è a offerta libera per le missioni di suor Carletta Bondi in Africa e di fra Fabio Mazzini in Cile, entrambi originari della parrocchia di Bulgaria.