Rubicone
La fondazione “Tito Balestra” ricorda Ilario Fioravanti
Nell’anno dedicato a Ilario Fioravanti, a dieci anni dalla morte e a cento dalla nascita, la fondazione “Tito Balestra” di Longiano ricorda, con una nota, l’amicizia e la collaborazione nell’arco di 16 anni di sodalizio artistico iniziato con la mostra “Ilario Fioravanti ineffabili esistenze” del 1996.
Da quel momento si sono susseguiti eventi ed esposizioni, fino all’ultima mostra a qualche mese dalla morte dell’artista, nel 2012 dal titolo “Di segni incisci” composta da una selezione di acqueforti, puntesecche, terrecotte e maioliche esposte nella suggestiva chiesetta Madonna di Loreto. Nella foto, l’inaugurazione alla presenza, fra glia altri, di Darco Pellos, allora commissario del Comune di Longiano, oggi prefetto di Ancona.
Nell’arco di quell’intenso periodo, la Fondazione è stata anche editrice di alcune pubblicazioni tra le quali si vuole ricordare “Ilario Fioravanti ottanta incisioni”, in occasione degli ottant’anni del maestro, le due monografie di Vittorino Andreoli “Le mani nella creta” e “Puntasecca – lario Fioravanti e la grafica dei sentimenti” e il volumetto di Annalisa Trentini “Colloquio con Ilario Fioravanti”.
“Sono stati anni importanti e proficui – ricorda la “Tito Balestra” – e per questo la Fondazione vuole ringraziare ancora Ilario Fioravanti per l’interesse da lui manifestato anche con la donazione delle sue opere. In primis “La Ragazzina sulla mura” esposta nella corte del Castello Malatestiano che è diventata un’immagine simbolo della Città di Longiano, la donazione di un fondo di opere calcografiche e l’esposizione de “Il Compianto sul Cristo morto” ora presso il Museo d’Arte Sacra di Longiano”.
Nell’anno del centenario, la Fondazione sarà in stretto contatto con il Comitato, voluto dalla Città di Cesena e dalla Diocesi di Cesena-Sarsina, per il progetto in rete dedicato alle celebrazioni dell’artista (vedi notizia collegata).