“La scuola fa al meglio la sua parte”

«Il progetto della nostra sede distaccata a Sarsina è frutto di un incontro tra scuola, territorio e istituzioni, e confido che possa andare avanti. Nei nostri intendimenti nulla è cambiato rispetto all’avvio della sede in valle del Savio».

Sono parole di rassicurazione quelle del dirigente scolastico Marco Ruscelli, dall’1 settembre scorso alla guida dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Guglielmo Marconi” di Forlì, contattato dopo aver raccolto la riflessione di Giorgio Cangini, rappresentante dell’Associazione industriali della valle del Savio, sostenitrice della scuola avviata due anni fa a Sarsina con l’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia (vedi notizia collegata). Riflessioni che ponevano ombre sul prosieguo della sede distaccata, in seguito ai numeri ridotti delle iscrizioni del prossimo anno: una dozzina, mentre sono stati 27 nel primo anno e 22 nell’anno in corso.

«Resta un dato di realtà incontrovertibile: il numero di ragazzi iscritti. Il quadro si deve comporre con l’incontro tra domanda e offerta», precisa Ruscelli. «Di certo a inizio di un progetto così ambizioso è stato fatto, da chi mi ha preceduto, uno studio di fattibilità aderente ai dati del territorio, in grado di far corrispondere l’iniziativa agli interessi della comunità – prosegue Ruscelli -. La nostra è una proposta forte e in continuità con quanto stabilito all’avvio del progetto. Ci siamo impegnati molto per farci conoscere sul territorio: io stesso ho coordinato i quattro open day che si sono svolti nelle aziende meccaniche della valle. Sono stato affiancato da sindaci, imprenditori, presidente del consiglio d’istituto, vicepresidi, direttore amministrativo, con un dispiego di energie rivolte a un’articolata azione di orientamento. Purtroppo gli incontri sono stati poco partecipati».

I dati statistici sulle scelte in uscita dalle terze medie dicono che il 55 per cento dei ragazzi sceglie un liceo come scuola superiore, il 30,7 per cento uno dei possibili indirizzi nell’area dell’istruzione tecnica e la parte restante le scuole professionali. «La meccatronica, in questo scenario, rappresenta una delle possibili opzioni, e non necessariamente la più scelta da parte dei ragazzi – prosegue Ruscelli -. Quando la direzione del Provveditorato avrà elaborato tutti i dati relativi alle iscrizioni, solo allora si potranno avere informazioni precise. E ne daremo tempestivamente comunicazione».

«Mi auguro – ha concluso il preside – che una verifica più approfondita possa essere fatta a conclusione del quinquennio. Fino ad allora la scuola farà al meglio la sua parte».