La seconda Assemblea sinodale entra nel vivo, c’è anche il vescovo don Pino

Gruppi di lavoro a Roma al confronto sul testo delle Proposizioni. Il Papa: "La Chiesa non è fatta di maggioranze o minoranze"

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La gioia cristiana non è mai esclusiva, ma sempre inclusiva, è per tutti”. È questo il pensiero che il Papa rivolge ai partecipanti alla seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, riuniti in Vaticano dal 31 marzo al 3 aprile.

In quattro da Cesena-Sarsina

Fra i circa mille partecipanti, chiamati a confrontarsi sul tema della gioia, la delegazione di Cesena-Sarsina è formata da quattro persone: con il nuovo vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo ci sono don Gian Piero Casadei, referente diocesano per il Cammino sinodale, il diacono Andrea Delvecchio e il nostro direttore Francesco Zanotti, entrambi membri dell’equipe diocesana per il Cammino sinodale.

Il programma

La giornata di oggi, martedì 1 aprile, dopo la Messa celebrata nella Basilica di San Pietro, è dedicata alla discussione in assemblea e, nel pomeriggio, dopo il trasferimento all’Hotel Ergife, al confronto sul testo delle Proposizioni nei gruppi di lavoro che proseguiranno anche nella mattinata di domani, mercoledì 2 aprile. Alle 15.30 di domani, i partecipanti si ritroveranno in Aula Poalo VI da dove, dopo un momento di riflessione con alcune testimonianze, partirà il Pellegrinaggio giubilare verso la Basilica di San Pietro: qui, dopo il passaggio della Porta Santa, alle 17.30 sarà celebrata la Messa. Giovedì 3 aprile, sarà presentato, votato e consegnato ai vescovi il testo delle Proposizioni. La celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro alle 13 concluderà la Seconda assemblea sinodale.

Il Papa: “La Chiesa non è fatta di maggioranze o minoranze”

In un messaggio scritto ai partecipanti, papa Francesco ricorda che la vera gioia “non è una facile allegria, non nasce da comode soluzioni ai problemi, non evita la croce, ma sgorga dalla certezza che il Signore non ci lascia mai soli”. Di questa vicinanza di Dio, il Pontefice assicura di averne fatto esperienza personalmente durante il “ricovero in ospedale, e ora in questo tempo di convalescenza”.

Nel testo, il Papa ribadisce che “la gioia cristiana è affidamento a Dio in ogni situazione della vita”, sottolineando che essa è “dono” che viene dal Signore. Questa gioia “si compie nelle pieghe della quotidianità e nella condivisione” ed è caratterizzata dai “larghi orizzonti” e “uno stile accogliente”, scrive ancora Francesco. “La Chiesa non è fatta di maggioranze o minoranze, ma del santo popolo fedele di Dio che cammina nella storia illuminato dalla Parola e dallo Spirito”. Da qui una chiamata ai partecipanti a lasciarsi “guidare dall’armonia creativa che è generata dallo Spirito Santo” nel votare le Proposizioni che sono “snodo per il futuro delle Chiese in Italia”.

Anni di discernimento

Le Proposizioni sono le proposte e le idee emerse in questi anni di discernimento e cammino sinodale, iniziato nel 2021. Al termine dell’assemblea le Proposizioni saranno consegnate ai vescovi delle singole diocesi, quindi anche al vescovo Antonio Giuseppe per Cesena-Sarsina, perché possano formulare orientamenti per le Chiese locali ma anche per i servizi della Conferenza episcopale italiana.

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